Domani si decide per l'Eccellenza. Prima Categoria a sei gironi

La Regione dell’Umbria ha deciso per l’osservanza delle regole impartite con l’ultimo DPCM, che prevedono l’apertura delle porte al pubblico nella misura del 15% dei posti omologati, lasciando cadere l’ipotesi dei “500” richiesto con la lettera del presidente CRU, Luigi Repace (nella foto). E le lettere non sono finite, ultima in ordine di tempo, quella scritta dal gruppo “gironi a nove”, nella quale si avvalorano le ragioni per un ripensamento federale rispetto al girone unico a diciotto squadre.
Se sarà, per davvero, la volta buona, si saprà domani, giorno in cui è annunciata la decisione finale irrevocabile, presa dallo stesso Repace. A rischio l’inizio del campionato domenica 18 ottobre, plausibile l’avvio per la domenica successiva. Va aggiunta l’altra richiesta, non secondaria, del gruppo, fino a oggi, ufficialmente minoritario, riguardante la composizione dei due gironi. A giudizio dei richiedenti non si dovrà procedere con il frazionamento geografico ma tramite sorteggio.
Permangono i dubbi, impossibili da chiarire, su ciò che potrebbe succedere nel caso di contagi multipli, perché sul rispetto del Protocollo, cui Repace intende attenersi, c’è la scure delle ASL pronta ad abbattersi, come successo a Napoli. Restando alle cose certe, c’è la modifica dei gironi di Prima Categoria, allargati a sei, in luogo dei quattro. Due composti con dieci squadre, quattro con undici. Confermato l’inizio della Promozione e della Prima Categoria per domenica 25 ottobre.

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