L'ultimo Dpcm riapre, parzialmente, le porte degli stadi

Il DPCM 13 ottobre 2020 chiarisce uno dei dubbi, porte chiuse / porte aperte, in vista del prossimo avvio dei campionati umbri. Il provvedimento è nazionale, mentre il CRU dell’Umbria rimane, contestualmente, in attesa della risposta da parte della Regione Umbria in merito alla richiesta avanzata la scorsa settimana, nella quale è chiesta l’ammissione di un massimo di 500 persone agli eventi regionali. L’attuale omologazione dello Stadio Muzi fissa nel numero di 1050 i posti disponibili in tribuna centrale e 201 per la tribuna metallica, sul lato opposto. Qualora la risposta regionale si rivelasse positiva, il conteggio dei posti disponibili dovrà tener conto del distanziamento e delle altre misure di contrasto e contenimento al Covid.
Se invece arriverà il no regionale, si andrà nel rispetto del DPCM odierno, per l’accesso contenuto entro il 15% dei posti disponibili. Calcolatrice alla mano, sarebbero 187 gli spettatori ammessi, destinati a scendere dopo aver ottemperato a tutti gli adempimenti. Qui sotto, uno stralcio di quanto riportato ufficialmente sul sito della Lega Nazionale dilettanti:
Con l'entrata in vigore del DPCM del 13 ottobre 2020 viene consentita la presenza del pubblico negli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra ‒ riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali ‒ con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi.
La presenza del pubblico è ovviamente subordinata al rispetto di tutte le misure di contrasto e contenimento dell'emergenza Covid-19. Restano quindi obbligatori i requisiti previsti in ordine alla prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.

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