La 100 Ore riaccende la Castellana, c'è Emanuele Pirro
Con l'annullamento della Castellana 2020, chi aveva immaginato un autunno silenzioso sulle colline orvietane dovrà ricredersi. Nella mattinata di martedì 13 ottobre, i motori torneranno a ruggire sulla Statale 79bis, nel tratto compreso tra San Giorgio e Colonnetta di Prodo, per la prova speciale, in salita, inserita nel programma della 100 Ore di Modena. Manifestazione a tappe importante, seconda soltanto alla Mille Miglia, con un regolamento "più sportivo", rispetto all’epica Brescia-Roma-Brescia. Non è la prima volta che la classica modenese tocca Orvieto.
Città stupenda, con grande centralità rispetto ai flussi, fortunata ad avere, nel suo territorio, un percorso motoristico eccellente, qual è quello della Castellana, oltre ad un patrimonio umano, secondo a nessuno, individuabile nei membri dell’Associazione della Castellana. Che sono già pronti, avendo ricevuto dagli organizzatori l’incarico di allestire il percorso e garantire la prese. Il parco auto della 100 Ore 2020, meno datato di quello della sorella maggiore MM, vede in strada tante sportive, le stesse che furoreggiarono, a partire dagli anni '60, in Italia e nel mondo, insieme ad altre, alcune più datate, pronte a fronteggiarsi nella categoria "regolarità".
Il totale fa 50, 32 nella corsa di velocità, 18 in quella di regolarità. Per la gara veloce è prevista la divisione in due sottogruppi. Nel rispetto dei vari protocolli, si presume che l’accesso al percorso sarà impedito al pubblico ma non mancherà l’occasione per riempirsi gli occhi con tanta grazia, essendo annunciata, prima della salita, la sfilata per le vie del centro storico, il passaggio in Piazza Duomo e il trasferimento sul percorso, transitando per Orvieto Scalo, Ciconia, località Fanello.
Difficile una valutazione sul valore di tanti gioielli (Aston Martin, ISO Rivolta, Shelby Mustang, Alfa Romeo GTA, Ferrari, Jaguar, Lotus, Lamborghini, Lancia, Ford, Fiat, Lamborghini, Vauxall, BMW, Mercedes), in pratica il gotha dell’automobilismo prima che arrivassero le orientali, guidate dai rispettivi proprietari, provenienti da più continenti, in coppia con piloti di altissimo livello.
E’ il caso di Emanuele Pirro, ex driver di F1, collaudatore della McLaren Honda poi guidata da Senna, trionfatore in sei edizioni della 24 Ore di Le Mans, grande amico di Orvieto e degli orvietani, per le numerose partecipazioni a eventi dedicati all’automobilismo sportivo. Emanuele, oggi presidente della Federazione Kart, commissario Sportivo FIA e ambasciatore Audi nel mondo, sarà alla guida, con il giapponese Noguchi, di una Lamborghini Countach 25 Anniversary.
La macchina, prodotta dal 1988 al 1990, in occasione dei primi 25 anni di vita della Lamborghini Auto, è stata la variante più raffinata e forse la più veloce della Lamborghini Countach, accelerando da 0 a 97 km / h (0-60 mph) in 4,7 secondi e raggiungendo una velocità massima di 295 km / h (183 mph). Gareggerà nella sezione regolarità e la partecipazione di Pirro è quasi certamente dovuta al fatto che, la Lamborghini fa parte, da anni, del gruppo Audi/Volkswagen.
Quella che toccherà, martedì, Orvieto, è la seconda delle quattro tappe in cui si articola la 100 Ore 2020. La partenza verrà data da Roma, dove, domenica 11 ottobre sono previste esposizione, verifiche e un giro turistico per la città eterna. Poi, da lunedì, Perugia, due volte Firenze (martedì e mercoledì), Modena, giovedì 15 ottobre, per il gran finale.