sport

Campionati Dilettanti: i chiarimenti della LND lasciano ancora dubbi

venerdì 18 settembre 2020
di Roberto Pace
Campionati Dilettanti: i chiarimenti della LND lasciano ancora dubbi

La Lega Nazionale Dilettanti ha fornito i chiarimenti in ordine alle tematiche di competenza della stessa Federazione, che non possono intervenire su provvedimenti e materie di esclusiva competenza dell’ Autorità di Governo o di quella sanitaria, a seguito delle richieste pervenute dalle componenti. Trattasi della risposta alla lettera inviata dai Presidenti, nella quale erano richieste importanti precisazioni. I Presidenti sono quelli umbri, rappresentanti le 54 Società di Eccellenza e Promozione. I quali, a questo punto, dovrebbero aver raggiunto lo scopo, unitamente al Presidente del CRU, Repace, solidale con i club e oggi celebrato quale vero vincitore della battaglia.

Se sarà, proprio così, si saprà nelle prossime ore, poiché il documento della Federazione, a giudizio del presidente Biagioli, non elimina tanti punti interrogativi. Almeno secondo il numero uno dell’Orvietana che vuole studiare più a fondo la materia, prima di emetterne la valutazione definitiva. E’ pronosticabile un identico comportamento dei colleghi, prima della riunione del Consiglio di Lega della F.I.G.C. umbra, già fissato per lunedì 21 settembre, al quale potrebbero partecipare i legali rappresentanti delle Società.

Si presume che, tra i nodi da sciogliere, resti il nesso causale (rapporto diretto e univoco che unisce un evento e un’azione illecita e che permette di imputare all’autore dell’azione l’onere di risarcire al danneggiato il danno e di sopportare le conseguenti responsabilità penali) ove fosse appurata la diretta responsabilità della Società e quindi del Presidente, nel caso avvenga un contagio associabile all’attività praticata da un atleta in ambito sportivo.

Chiamati in causa, in tal senso, anche i “contatti stretti” riconducibili a:
- Una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19.
- Una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (per esempio la stretta di mano).
- Una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso Covid-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati).
- Una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti - Una persona che si è trovata in un ambiente chiuso in assenza di Dispositivi di Protezione Individuale.
- Una persona che ha viaggiato seduta su un mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla gestione del mezzo. Tra i quali non è difficile individuare situazioni, abbastanza frequenti, nel calcio e nei modi di accedere a tale disciplina che porterebbero anche le ASL, responsabile delle mappe del contatto stretto, a istituire la quarantena, estesa all’intero gruppo, una volta accertati i contatti con il soggetto contagiato.

In caso di soggetto positivo al Covid-19, sarà isolato solo il soggetto stesso, se non ci siano altri membri, giudicabili “contatti stretti”. Da cui il possibile effetto domino e l’accertamento di eventuali responsabilità del Presidente. Altri chiarimenti, sempre contenuti nel documento, la conferma delle “Porte Chiuse”, almeno fino a mercoledì 7 ottobre. Il pubblico sarà, invece, ammesso alle amichevoli, nel rispetto delle procedure attuali (autocertificazione, mascherina, misurazione della temperatura e posto assegnato). Quanto alla composizione del o dei gironi e calendari relativi, si conosceranno la prossima settimana.