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Daniele De Rossi e Federico Balzaretti alla nona edizione del Premio "Pietro Calabrese"

venerdì 4 settembre 2020
di Davide Pompei
Daniele De Rossi e Federico Balzaretti alla nona edizione del Premio "Pietro Calabrese"

Colleghi sul campo, amici nella vita. Entrambi con compagne belle e famose. Stessa maglia per anni, stesso palco da dividere. Quello del Premio Nazionale "Pietro Calabrese", professionista che ha dedicato la vita al giornalismo e alla cultura, dirigendo importanti testate nazionali. La nona edizione avrà luogo lunedì 7 settembre, a partire alle 17, in Piazza Vittorio Emanuele II, e sarà condotta da Giuseppe Di Piazza e Cristiana Buonamano, in forze rispettivamente al Corriere della Sera e a Sky Sport.

Noti personaggi del mondo del calcio e prestigiose firme del giornalismo si ritroveranno a Soriano nel Cimino per dare seguito, anche in tempo di Covid, alla manifestazione promossa dal giornalista Antonio Agnocchetti e dal sindaco della cittadina medievale viterbese, Fabio Menicacci. Il Premio conferisce ogni anno al termine del campionato di calcio un riconoscimento a presidenti, dirigenti, allenatori ed ex calciatori, quale riconoscimento alla carriera.

Vengono anche premiati giornalisti sportivi, firme di punta che hanno scritto e parlato di sport e personalità legate per passione o per lavoro al mondo sportivo. Tra queste andrà un riconoscimento alla carriera a Daniele De Rossi, che ha lasciato il calcio da appena un anno. Classe 1983, centrocampista legato alla Roma dal 2001 al 2019, dopo Francesco Totti, è stato il giocatore con il secondo maggior numero di presenze ufficiali vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.

Con la Nazionale Italiana si è laureato campione del mondo nel 2006 e ha vinto la medaglia di bronzo al Giochi Olimpici di Atene 2004, ha raggiunto la finale del Campionato d'Europa 2012 e il terzo posto alla Confederations Cup 2013, mentre a livello giovanile è stato campione d'Europa Under-21 nel 2004. Con 117 presenze è il quarto giocatore italiano con il maggior numero di presenze in nazionale.

Riconoscimento anche all'ex difensore Federico Balzaretti, oggi dirigente sportivo. Di due anni più grande, è cresciuto nel Torino e ha vissuto le sue prime esperienze da professionista in prestito a Varese e Siena. Dalla Juventus alla Fiorentina, nel 2007, dopo mezza stagione, è passato al Palermo con cui ha giocato titolare in Europa League. L'arrivo nella Roma nel 2012, nello stesso anno in cui ha partecipato al Campionato Europeo in cui l'Italia perse la finale contro la Spagna.

Complessivamente, per lui, sono state 221 le presenze e 4 reti in Serie A, 130 le presenze e 3 le reti in B. Sul palco per ricevere la "Castagna d'Oro", simbolo del prodotto tipico della zona, anche Guido Fienga, CEO della Roma e Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona. Sarà poi insignito dell'onorificenza Pino Capua, specialista in Medicina e Traumatologia dello Sport e presidente della Commissione Antidoping della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

E ancora Alfonso Morrone, presidente dell'Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi, Ilario Di Giovambattista, direttore di Radio Radio, e Valeria Biotti, scrittrice e conduttrice radiofonica. Premi anche a Massimo De Luca, figura storica di Rai Sport, e ai giornalisti Martina Maestri, vicedirettore e responsabile di Sky Sport 24, Andrea Di Caro, vicedirettore de "La Gazzetta dello Sport", Fabrizio Failla, caporedattore di Rai Sport.

Guido D'Ubaldo, caposervizio del Corriere dello Sport e segretario Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti, e gli inviati Pietro Pinelli di Sport Mediaset, Alessandro Angeloni de "Il Messaggero" e Luigi Salomone de "Il Tempo". L'evento, che ha il patrocinio di Coni, Figc, Lega Serie A e Serie B, Istituto per il Credito Sportivo, Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti e Regione Lazio, ha anche lo scopo di valorizzare un territorio ricco di bellezze come quello dei Monti Cimini.