C’è un’Italia che cresce in una sorta di sottosistema del rancore, dove l’appartenenza si misura nel branco e la visibilità vale più della responsabilità. Le cosiddette baby gang non sono più un fenomeno marginale: attraversano città e province, si insinuano nei quartieri che si credono ancora villaggi romantici, assumendo i tratti di una socialità malata.
Secondo il Rapporto Transcrime 2024, curato dal criminologo Ernesto Ugo Savona dell’Università Cattolica di Milano, la criminalità minorile è in crescita stabile, soprattutto tra i 15 e i 17 anni. Ma ciò che inquieta di più è la spettacolarizzazione dell’aggressività: il web diventa vetrina e platea risonante, luogo di esibizione più che di devianza. L’aggressività si trasforma in linguaggio, in ricerca disperata di identità — pur sempre fluida — e in bisogno di essere visti.
Savona parla di un cambiamento culturale radicato nel post-pandemia: il comportamento deviato non è più solo reazione, ma narrazione di sé. La solitudine si fa spettacolo, la trasgressione diventa racconto pubblico.
E Orvieto non si ritenga immune. Le sue zone di transito e di confine - Orvieto Scalo, Ciconia, l’area antistante la stazione, le frazioni più periferiche - rispecchiano le stesse tensioni che attraversano il Paese: legami familiari fragili, adulti disorientati, scuole sovraccariche di funzioni educative che non dovrebbero sostenere da sole. A pagare il prezzo più alto sono spesso i minorenni con background migratorio, sospesi tra culture, lingue e attese inconciliabili, privi di un vero luogo di riconoscimento.
Non è solo la violenza visibile a preoccupare, ma anche quella che matura nel silenzio domestico o nella solitudine scolastica. Servono luoghi veri, relazioni stabili, adulti presenti. Perché il contrario del branco non è la solitudine: è la comunità.
E allora una domanda sorge spontanea: il nostro assessore alle politiche sociali - che di questi temi ha spesso mostrato sensibilità - e il vicesindaco, la cui impostazione appare invece più di taglio securitario, hanno qualche idea concreta per affrontare tutto questo?