Sabato 8 novembre a "Lo Scalo" Community Hub di Orvieto Scalo si terrà una cena al buio, o meglio una serata nella quale le luci saranno spente e i partecipanti, vedenti e non sperimenteranno almeno per una sera, come si vive privi di un senso, la vista appunto. Ideata come continuazione del Disability Pride Umbria, svoltosi ad Orvieto sabato 25 ottobre si configura come un suo prolungamento. Far immergere le persone normodotate nel mondo dei cosiddetti disabili,stimola una riflessione su cosa si intende per disabilità e soprattutto su quanto siamo pronti come cittadini a rapportarci con "quel" mondo.
Che cos'è in effetti la disabilità? È letteralmente la mancanza di qualcosa che rende l' esistenza più semplice, normale insomma. Ma nel linguaggio comune, si identifica spesso con una visione pietistica della persona che denota ancora oggi la presenza di barriere culturali. Le persone con disabilità per diventare tali, hanno dovuto superare diverse fasi; nei primi del '900 era prevalente il modello sanitario, in base al quale, i soggetti disabili venivano identificati con le malattie o le menomazioni ad essi attribuiti.
Dopo le leggi che hanno istituito negli anni '70 le categorie dei diversi soggetti con invalidità ( ciechi, sordi, invalidi civili), si arriva alla L. n. 104 che introduce il concetto di persona con handicap, persona in quanto tale non solo monetarizzata, ma anche che necessita di supporti ( permessi sul posto di lavoro, appositi permessi per i familiari).
È sicuramente un passo avanti, ma per considerare la persona con disabilità come soggetto in grado di autodeterminarsi, sarà necessaria la Convenzione ONU del 2006, recepita in Italia da una legge del 2009, e la recente riforma della disabilità. Innegabili progressi certo, ma che sembrano non servire quando accade che un tassista non fa salire a bordo una persona non vedente con il proprio cane guida, ignorando la legge del 1974 che ne rende obbligatorio l' accesso, quando non si può entrare in un bar a causa degli scalmi che ne preclufono l' ingresso. E allora? viene da chiedersi Facendo proprio lo slogan del Disability Pride 2025 "Non ti nascondere". Ma non solo per un giorno.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni (posti limitati):
342.9500662