sociale

"Per una civiltà della cura: coltivare il bene comune" il tema del 12esimo Festival del Dialogo

lunedì 20 ottobre 2025

Da venerdì 14 a domenica 16 novembre il Palazzo del Capitano del Popolo ospita la 12esima edizione del Festival del Dialogo, promosso dall'Associazione ApertaMenteOrvieto, con il sostegno del Comune di Orvieto e la collaborazione di numerosi enti culturali e accademici. Il titolo scelto per quest’anno – "Per una civiltà della cura: coltivare il bene comune" – invita a riflettere sulla cura come principio cardine della convivenza, del rispetto reciproco e della responsabilità verso la collettività.

"Abbiamo voluto dedicare questa edizione del Festival alla cura in tutte le sue espressioni - dichiara Luna Gaudino, presidente di ApertaMenteOrvieto - perché oggi più che mai avvertiamo la necessità di riscoprire la dimensione relazionale e solidale del prendersi cura: di sé, degli altri, del territorio e delle istituzioni. La cura è il fondamento di ogni civiltà che si definisca umana. Il Festival offre uno spazio di riflessione e di ascolto reciproco, un laboratorio aperto per immaginare e costruire insieme un futuro che metta al centro il bene comune".

Come ogni anno, il Festival rappresenta un’occasione per riflettere sulle complessità dei grandi temi del nostro tempo, con l’obiettivo di promuovere un dialogo aperto e costruttivo. Per tre giornate, figure provenienti da più ambiti del sapere si incontreranno in tavole rotonde offendo sguardi e prospettive diverse sul tema della cura, esplorato nelle sue tre dimensioni fondamentali: la cura di sé, la cura del territorio e la cura della sanità.

Di seguito il programma:

venerdì 14 novembre - ore 17.30
Prendersi cura di sé

Saluti istituzionali e apertura della mostra “Arte come cura”

La prima giornata sarà dedicata alla cura della persona, intesa come equilibrio tra salute, benessere e consapevolezza interiore. Gli interventi esploreranno la relazione tra corpo, mente e società, mostrando come la cura di sé sia il primo passo per costruire relazioni sane e comunità solidali.

Intervengono:
Paolo Persichetti, direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, ricostruttiva ed estetica dell’Università Campus Bio-medico di Roma
Danilo Serra, docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e Coordinatore del Centro di Ricerca in Medical Humanities della Fondazione Sasso Corbaro
Angelo Strabioli, psicoterapeuta e psicologo analista
David Scatolla, responsabile dei volontari di Fondazione Cotarella
Modera: Guido Barlozzetti, giornalista e conduttore Rai

sabato 15 novembre - ore 17:30
Prendersi cura del territorio
Il secondo appuntamento si concentrerà sulla cura del territorio come responsabilità collettiva. Si parlerà di sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana, pratiche di economia circolare e cittadinanza attiva: un dialogo tra istituzioni, associazioni e mondo della ricerca per costruire un futuro più rispettoso e condiviso.

Intervengono:
Roberta Tardani, sindaco di Orvieto
Roberto Morassut, deputato, già sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Alessandra Cannistrà, presidente Slow Food Umbria
Valentina Dalmonte, presidente dell’Associazione In-frazioni ETS
Fabiola Mocetti, presidente della Cooperativa Sociale "Il Quadrifoglio"
Modera: Davide Astolfi, ricercatore e docente all’Università di Brescia

domenica 16 novembre - ore 16.30
Prendersi cura della sanità

La giornata conclusiva sarà dedicata alla cura della sanità pubblica e al diritto universale alla salute. Un confronto aperto tra esperti, istituzioni e cittadini per riflettere sul valore del servizio pubblico e sulle nuove sfide della medicina, della prevenzione e dell’etica della cura.

Intervengono:
Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria
Maria Chiara Giorgi, docente di Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma, autrice del libro “Salute per tutti. Storia della sanità dal dopoguerra a oggi” (Laterza, 2024)
Massimo Marchino, psichiatra, responsabile del SerD, direttore del Dipartimento delle Dipendenze
Florido Fratini, presidente dell'Associazione PrometeOrvieto
David Proietti, Comitato Orvietano per la Salute Pubblica
Modera: Giorgio Santelli, giornalista RaiNews24.

La collettiva d’arte: l’arte come forma di cura

Accanto alle tavole rotonde, nella Sala Expo il Festival propone anche una collettiva d’arte contemporanea, ideata e curata da Anna Appolloni, risorsa dell’Associazione. Un percorso visivo che esplora il tema della cura attraverso il linguaggio universale dell’arte, come strumento di riflessione, guarigione e partecipazione.

“L’arte come cura è anche cura dello spirito, del corpo e della mente - spiega Anna Appolloni - Ha la capacità di aggregare, distillare e liberare da sé quell’energia pulsante che solo attraverso un gesto simbolico oppure irruento l’artista imprime sulla materia. Resta nel tempo, riappare, affiora e s’imprime nel visivo collettivo, donando benessere a chi ne fruisce senza sosta. Di questa bellezza ne esce appagato l’artista e soddisfatto quell’occhio attento che potrà visionarla.”

La collettiva, che accompagna da anni il Festival, riunisce artisti storici che partecipano sin dalla prima edizione, insieme a nuove voci del panorama locale e regionale. Dallo scorso anno è realizzata in collaborazione con il Laboratorio di Pittura e Arti Visive dell’UNITRE di Orvieto, creando un ponte tra generazioni e un dialogo vivo tra formazione e creatività.

Nato nel 2013, il Festival del Dialogo è divenuto negli anni un appuntamento culturale di riferimento per Orvieto e per l’Umbria. Ogni edizione affronta temi di attualità, con l’obiettivo di creare occasioni di riflessione e confronto tra cittadini ed esperti su questioni che attraversano la società contemporanea.  Nel corso delle sue undici edizioni, il Festival ha ospitato oltre un centinaio di relatori tra accademici, scrittori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni e del terzo settore, affermandosi come un laboratorio di partecipazione e pensiero condiviso, capace di rafforzare la cultura del dialogo e della cittadinanza attiva. 

Fondata da un gruppo di cittadini impegnati nella vita culturale e sociale del territorio, l'Associazione ApertaMenteOrvieto nasce con l’obiettivo di fare di Orvieto la città del dialogo. Attraverso il Festival del Dialogo e numerose attività durante l’anno, l’associazione si propone di valorizzare la cultura del confronto, della partecipazione e della responsabilità condivisa, contribuendo alla crescita civile e democratica della comunità orvietana.

Per ulteriori informazioni:
segreteria@apertamenteorvieto.it 

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