La Giunta Regionale dell’Umbria ha approvato il Piano operativo regionale per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia 2025, istituito con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Alla Regione Umbria sono stati assegnati complessivamente quasi 525.000 euro, destinati a promuovere interventi per la tutela e il benessere delle famiglie umbre.
Il Piano mira al potenziamento dei centri per la famiglia già operativi e al sostegno per l’apertura di nuovi centri nel corso del 2026. Tali centri rappresentano un punto di riferimento per le famiglie, offrendo servizi integrati di supporto sociale, educativo, psico-pedagogico e socio-sanitario. L’obiettivo generale è quello di promuovere politiche di supporto alle famiglie, sostenere le politiche per la genitorialità e favorire il benessere delle relazioni familiari, con particolare attenzione alla gestione delle criticità evolutive e alla tutela dei minori, costruendo politiche per la genitorialità che diventino di sistema come gli asili nido integrati nel sistema educativo e come il progetto di vita per le persone con disabilità.
"Il nostro obiettivo – dichiara la presidente della Regione, Stefania Proietti - è quello di costruire un sistema strutturale di servizi di sostegno alle famiglie, in collaborazione con Comuni e Zone Sociali, per facilitare l’accesso della popolazione a tutti i servizi per l’infanzia. L’arrivo di un figlio in famiglia deve essere sostenuto e il potenziamento dei centri per la famiglia rientra pienamente tra le priorità della nostra giunta per rendere l’Umbria una regione che accompagna concretamente madri e padri nelle scelte di vita dando loro un supporto nei momenti critici che ci possono essere”.
Attualmente, sono operativi 5 centri per le famiglie nelle Zone Sociali di Città di Castello, Perugia, Marsciano, Spoleto e Terni. Nel 2026 è prevista l’apertura di ulteriori 4 centri nelle Zone Sociali di Assisi, Gubbio, Foligno e Narni, per un totale di 9 centri distribuiti sul territorio regionale. I centri erogano una vasta gamma di servizi, suddivisi in quattro macro-aree:
- sportello informativo sulle misure di sostegno alle famiglie e iniziative di approfondimento su tematiche di interesse
- servizi di orientamento e sostegno alla genitorialità, consulenza educativa, mediazione familiare, supporto nelle fasi critiche della vita familiare e laboratori per la relazione adulto-bambino
- promozione di rapporti intergenerazionali, invecchiamento attivo e azioni di inclusione sociale
- alfabetizzazione mediatica e digitale per i minori e prevenzione degli effetti delle sostanze psicotrope, valorizzazione dell’invecchiamento attivo.
Le risorse del fondo sono state assegnate ai Comuni capofila delle 9 Zone Sociali, seguendo i criteri stabiliti dal decreto: il 70% in base alla popolazione residente e il 30% in base al numero delle famiglie, sulla base dei dati Istat.
Dettaglio delle risorse assegnate per Zona Sociale:
• Città di Castello: 51.480,02 euro
• Perugia: 133.782,79 euro
• Assisi: 41.782,50 euro
• Marsciano: 38.465 euro
• Gubbio: 36.213,65 euro
• Foligno: 66.485,74 euro
• Spoleto: 31.674,97 euro
• Terni: 90.188,56 euro
• Narni: 34.726,78 euro
I Comuni capofila delle Zone Sociali beneficiarie delle risorse dovranno fornire rendicontazioni dettagliate sull’utilizzo dei fondi e sui risultati raggiunti, mentre le attività dei centri saranno realizzate in stretta collaborazione con i consultori familiari e gli altri soggetti pubblici e privati del territorio, garantendo un approccio integrato e personalizzato per rispondere alle esigenze delle famiglie.