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Una quercia in ricordo di Laura Santi. "Per il coraggio, la forza e il messaggio che ci ha lasciato"

venerdì 3 ottobre 2025

Si è svolta venerdì 3 ottobre al Complesso di San Matteo degli Armeni di Perugia la cerimonia "Una quercia per Laura", dedicata a Laura Santi.
L’albero, donato dall’Associazione Nazionale WeTree e rappresentato da Ilaria Borletti Buitoni, è stato consegnato alla presenza di Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, della sindaca Vittoria Ferdinandi, del vicesindaco Marco Pierini, dell’assessore all’Ambiente David Grohmann e di Stefano Massoli, marito di Laura Santi.

Accanto alla quercia è stata posizionata una targa con la dedica: "Per il suo straordinario coraggio, per la sua forza e per il messaggio che ci ha lasciato: una testimonianza costante in difesa del diritto fondamentale di decidere della propria vita, liberamente e autonomamente. Grazie, Laura". WeTree, che in tutta Italia pianta alberi in memoria di donne impegnate per la cultura, i diritti e l’inclusione, ha scelto la quercia, simbolo di forza e resistenza, per ricordare Laura Santi.

"In Parlamento - ha detto Ilaria Borletti Buitoni (weTree), nel ringraziare tutti i presenti - avevamo avviato un gruppo interparlamentare sul fine vita: da allora porto con me l’idea che una cattiva legge è peggio di nessuna legge. L’appello di Laura mi ha colpito per forza, precisione e autenticità. Da qui l’idea di lasciare a Perugia un segno vivo come una quercia, pianta di resistenza, che sarà messa a dimora a novembre. La sua testimonianza ci impegna perché il Parlamento tratti questo tema con coscienza, evitando norme che riducano libertà e diritti".

"Grazie a Ilaria - ha aggiunto la sindaca, Vittoria Ferdinandi - per aver ascoltato un appello che interroga le nostre coscienze. La quercia troverà casa nel Giardino dei Giusti di San Matteo degli Armeni, luogo della memoria viva: pensare la morte aiuta a pensare meglio la vita. L’eredità di Laura ci chiede coraggio e chiarezza: serve una legge sul fine vita che rispetti la libertà di scelta e l’universalità del diritto, evitando disparità territoriali. Accanto a questo, va rafforzato un welfare che riconosca e tuteli il lavoro dei caregiver, spesso veri e propri eroi civili".

"Nel terzo millennio - ha proseguito il vicesindaco, Marco Pierini - il monumento giusto è un albero: un essere vivente che cresce, cambia e testimonia nel tempo la meraviglia della vita. Per Laura, e per persone come lei, è il segno più autentico e duraturo".

"Siamo felici - ha sottolineato l'assessore all’Ambiente, David Grohmann - che questo monumento sia qui, in un luogo che la città ha trasformato in biblioteca e spazio di comunità. San Matteo degli Armeni è vivo: c’è un orto sociale, un roseto della memoria e una comunità che se ne prende cura. Ci impegniamo perché anche la quercia di Laura sia accudita nel tempo".

"Laura - ha detto Stefano Massoli - è in ottima compagnia in questo luogo. Questo gesto è anche un’occasione per ricordare che il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni si terrà in Umbria questo fine settimana, come Laura desiderava. Grazie a WeTree per aver riconosciuto in lei una leadership che ha unito memoria, parità e ambiente".

"L'albero - ha aggiuno Marco Cappato - rende la memoria viva: non una reliquia, ma azione. È stata Laura a chiamarci a raccolta per il Congresso, chiedendo di non rassegnarsi. In una biblioteca, luogo di conoscenza, ricordiamo che anche i diritti già esistenti spesso vengono ostacolati dal non farli conoscere. Per questo l’albero e questa sede sono perfetti: conoscenza e impegno per tradurre la memoria in diritti effettivi".

La cerimonia ha consegnato alla città un segno tangibile e condiviso: una quercia che, nel tempo lungo della natura, terrà vivo il messaggio di libertà, autodeterminazione e responsabilità civile che Laura Santi ha consegnato alla comunità.

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