Mercoledì 17 settembre alle 20.30 nel centro storico di Ficulle, in una suggestiva cornice di luci e fiaccole, si corre la Staffetta di Sant'Eumenio, edizione 36, che vedrà protagonisti un centinaio di giovani pronti a sfidarsi per conquistare il Palio 2025. Il rione Centro (colore rosso) rimetterà in gioco il Palio vinto lo scorso anno, disputandolo insieme agli altri tre rioni: Frazioni (colore nero), Borgo di Sopra (colore azzurro) e Borgo di Sotto (colore verde). Quest’anno si vivrà un'edizione speciale della manifestazione correlata all’Anno Giubilare in corso (Peregrinantes in Spem) che il Comitato ha voluto sottolineare con una versione originale delle casacche di gara.

L'Albo d’Oro del Palio, con la nuova formula introdotta nel 2018 dopo il trentennale della Staffetta, vede le seguenti vittorie:
- 2018 Borgo di Sopra
- 2019 Frazioni
- 2022 Frazioni
- 2023 Borgo di Sopra
- 2024 Centro

La Staffetta di Sant'Eumenio è una manifestazione nata nel 1988 per confermare e rievocare l’atto di affidamento che fecero i ficullesi nel tardo medioevo dopo la miracolosa salvezza da un lungo ed estenuante assedio nemico. Le prime staffette, proprio come rievocazione, si correvano utilizzando come testimone delle fiaccole accese; adesso invece la tenue fiamma delle torce segna il percorso di gara creando una atmosfera suggestiva tra le mura medievali del centro storico.
La storia poco documentata di Sant'Eumenio, vescovo di Gortina, nell'Isola di Creta, si intrecciò infatti con quella di Ficulle nel tardo Medioevo, grazie ad un evento miracoloso che nella notte tra il 17 e il 18 settembre salvò Ficulle e la sua popolazione da un lungo ed estenuante assedio nemico: centinaia di fiaccole misteriose comparvero muovendosi sulle mura del paese, facendo così desistere i nemici che, spaventati, le ritennero soldati di guardia al castello. Quando tutto sembrava perduto, un patronus, un protettore, intervenne per rispondere alle preghiere di invocazione e di aiuto che la popolazione ficullese, esausta ed affamata dall’assedio nemico, rivolgeva a Dio nella speranza di protezione, conforto e salvezza.

I ficullesi di allora, grati per il miracolo ricevuto, la mattina seguente vollero ringraziare il loro protettore cercandolo tra i Santi festeggiati il 18 settembre: lo individuarono nel Vescovo Eumenio, appellato con il titolo di Taumaturgo, cioè capace di miracoli, e citato come Fiaccola luminosa di dottrina. Questi suoi epiteti non potevano lasciare dubbi. Con un sincero atto di Fede, mosso da eventi particolari accaduti nella storia della comunità ficullese, si instaurò così il legame di venerazione e di amore con Sant’Eumenio.
E da allora, il 18 settembre a Ficulle è festa. Festa per la libertà ritrovata, festa per la salvezza dal pericolo, festa per ringraziare Dio perché ha guardato con benevolenza la storia del nostro paese grazie all’intercessione del Patrono Sant'Eumenio, lontano geograficamente ma vicino nella Fede, nella Speranza, nella Carità.