Martedì 10 giugno, al solito dalle 18 e fin verso le 19.30, avrà luogo il terzo dei nostri trek urbani. Ci incontriamo in via della Pesa e lì faremo ritorno. Cosa c’è dietro il “fronte-strada” di quel tratto di via Sette Martiri che, flessuoso, ci porta fuori dalla Stazione e, verso l’autostrada, oltrepassa l’incrocio, supera il fosso della Badia e sprofonda poi nel sottopasso ferroviario? Cosa c’è dietro le vetrine dei negozi che espongono tentazioni golose e seduzioni fashion, orologerie e composizioni floreali? E dietro quelle vuote che richiamano alla memoria l’esistenza di un genere ormai in via di estinzione, l’edicola di quartiere?
Intanto un esempio interessante di “metissage toponomastico”: cammineremo per via Giovanni Salvatori, uno dei fucilati nella rappresaglia nazi-fascista delle Fosse Ardeatine; per via Sant’Ubaldo, San Francesco e Sant’Anna, patrona con Santo Stefano di Orvieto Scalo, fino ad arrivare in Viale I Maggio. Uno spazio lastricato di memorie civili, sociali e religiose quello compreso tra l’antica via di ascesa alla rupe e il fosso de “la Badia”. Si farà loquace attraverso le persone che incontreremo.
La pesa non c’è più, o forse sì? Quante ce n’erano a Orvieto scalo? Di quale evoluzione sociale ci parla la casetta che fu lavatoio e oggi è Senza monete? Che ci dicono le caratteristiche dell’edilizia popolare alle pendici de le Piagge confrontate con il recupero della ex Molajoni? Quante famiglie e attività poteva e può accogliere un “diverticolo” viario senza nome e in salita? C’era un forno su via Sant’Anna? Quali sono le “case dei preti”? e le “palazzine Fanfani”? Cosa si conserva della Cantina sociale e del Consorzio Agrario? Perché un poligono di tiro può contendere spazi alla scuola elementare? Per questo habitat urbano di biodiversità socio-culturali andremo passeggiando etnograficamente, senza fretta e senza meta, occhi e orecchie aperti più delle bocche. Disposti all’Epoché, alla sospensione d’ogni giudizio, curiosiamo prendendo appunti: carta e penna o smartphone a piacere. Esploriamo, con discrezione però.
Associazione Val di Paglia Bene Comune