È partita venerdì 16 maggio da Perugia la campagna “Liberi Subito” in Umbria, promossa dall’Associazione Luca Coscioni. La proposta di legge regionale d’iniziativa popolare mira a garantire tempi certi e procedure chiare per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, in attuazione della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. In molte regioni, infatti, nonostante la legge consenta già questa possibilità, mancano protocolli chiari e si registrano continui ritardi o ostruzionismi da parte delle ASL.
Coordinatrice regionale della campagna è Laura Santi, 55 anni, attivista, giornalista affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla e consigliera generale volto della battaglia dell’Associazione Luca Coscioni per una buona legge sul Fine vita. Lo scorso novembre Laura ha ottenuto il via libera dalla propria ASL per accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito, diventando la prima persona in Umbria a raggiungere questo traguardo. Una conquista arrivata dopo due anni di attesa, due denunce, due diffide, un ricorso d’urgenza e un reclamo, necessari per ottenere una risposta dall’azienda sanitaria umbra. L’intero percorso è stato seguito e sostenuto dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’associazione.
Nonostante l’autorizzazione ottenuta, l’iter non è ancora concluso: Laura è infatti ancora in attesa che vengano definite le modalità di esecuzione della sua volontà e venga individuato il farmaco necessario per procedere. Con lei, a sostegno dell’iniziativa, erano presenti Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che ha espresso solidarietà a Laura e attenzione al tema dei diritti di fine vita.
"Grazie di cuore a tutte e tutti - ha detto Laura Santi - per la vicinanza e il sostegno che sto ricevendo in questa campagna. È un gesto importante di civiltà e rispetto per la libertà di scelta. Chiedo a ogni cittadina e cittadino umbro di firmare: basta un documento di identità, andare al tavolo e compilare il modulo. È un’azione semplice, ma può cambiare davvero le cose. Sono certa che raggiungeremo rapidamente le 3.000 firme necessarie, e sono convinta che riusciremo a raccoglierne molte di più".
"Oggi Laura - ha aggiunto Marco Cappato - ha lanciato la raccolta firme in Umbria sulla legge liberi subito. Servono 3.000 persone che chiedono alla Regione finalmente delle regole che diano tempi certi di garanzia di risposta alle persone malate che chiedono l'aiuto alla morte volontaria senza soffrire. Questo diritto già esiste perché lo ha stabilito la Corte Costituzionale ma non viene attuato in Italia e quindi essendo responsabilità del sistema sanitario e quindi anche delle regioni con Laura, a fianco a Laura, grazie a Laura chiediamo alla Regione Umbria di approvare questa legge. Lo possiamo fare come cittadini e cittadine firmando la legge liberi subito".