Ha per titolo "Maschere dell’umano – Le forme che attraversano la storia" la mostra permanente delle opere realizzate dai minori stranieri non accompagnati del Progetto SAI del Comune di Orvieto – Zona Sociale n. 12 in corso in questi giorni all’atrio del Palazzo dei Sette. L’esposizione, visibile fino a domenica 18 maggio, è realizzata in collaborazione con l’associazione Aìtia e con “Io ci sono per” nell’ambito della rassegna ArtEventi. La mostra, che a dicembre 2024 era già stata ospitata presso la Sala DigiPass della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi", rappresenta un momento di condivisione con la cittadinanza alla fine di un percorso iniziato a luglio presso la Comunità Xenia e che ha visto la partecipazione di dieci minori stranieri non accompagnati.
L’idea di questo laboratorio d’Arte nasce dall’Associazione Culturale “Aìtia” in collaborazione con la cooperativa sociale il Quadrifoglio, ente gestore della comunità Xenia nell’ambito del Progetto SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione del Comune di Orvieto, e attraverso la rielaborazione del legno, argilla e altri materiali di riciclo i partecipanti intraprendono un percorso di ricerca della propria identità senza alcuna distinzione rispetto al paese di provenienza. Inoltre, ha una forte connotazione educativa e relazionale, poiché attraverso un percorso espressivo che comprende una ricerca interiore dell’autenticità connessa alla valorizzazione e al risveglio del senso di appartenenza individuale in maniera collettiva, ha l’obiettivo di stimolare l’autostima, la conoscenza profonda dell’altro, la creazione dei rapporti, la cooperazione e la comprensione tra persone culturalmente e socialmente differenti.
Nella giornata di venerdì 16 maggio, alle 18.30 sempre al Palazzo dei Sette, è previsto la performance “Non siamo chi siamo” a cura dell'Associazione “Io ci sono per”.