Articolo 21
sociale

Libera informazione in libero Stato

venerdì 2 maggio 2025
di Vincenzo Vita

Sabato 3 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. La terminologia un po’ antica (oggi siamo in età crossmediale, nel 1993 all’atto del varo della ricorrenza non ancora) non significa che la scadenza riguardi solo un settore dell’universo generale. Per interpretazione estensiva diciamo a voce alta che sabato 3 maggio si ricorda che indipendenza, autonomia e pluralismo dei media vecchi e nuovi sono un cardine della democrazia.

Nell’andamento bellicista e autoritario in corso lungo il mappamondo la bilancia tra i poteri diviene ancor più importante di ieri. Senza trasparenza e possibilità di critica i governi si sentono privi di qualsiasi verifica di legittimità e il segreto si impone come normalità. Se si guarda con la volontà di raccontare senza bavagli si è fermati, arrestati o uccisi. A Gaza non si contano le morti dei giornalisti, in una quantità assai superiore persino a quella dell’ultima guerra mondiale. Si è sorvegliati e intercettati.

In tutto questo, l’Italia scende al numero 46 (41 l’anno passato) secondo la classifica dei Reporters sans frontieres sul tasso di libertà. Non solo. Il quadro è piuttosto sgradevole anche secondo l’ufficialissimo documento sullo Stato di diritto reso noto nel 2024 dalla Commissione europea in cui l’Italia della destra è messa sotto accusa. E le accuse sono state ribadite da Liberties Rule of Law nei giorni passati. Oltre alle relazioni istituzionali pende la spada di damocle inesorabile dell’European Media Freedom Act, self executive come si dice.

E venerdì 8 agosto entrerà in vigore l’articolo 5, che si riferisce ai servizi pubblici e alla loro necessaria autonomia. Ecco che la legge sulla Rai del dicembre 2015 voluta dall’allora premier Renzi diviene “eversiva”. L’EMFA si inoltra tra numerosi argomenti, a cominciare dall’urgenza di una disciplina sul conflitto di interessi. Il caso di Angelucci è sotto gli occhi di tutti. Insomma, l’atto di accusa è nettissimo e la discesa verso gli inferi è dovuta pure all’abnorme ricorso alle querele temerarie e la realtà tragica della disoccupazione e del precariato. In inquietante crescita.

La giornata del 3 maggio di colora, quindi, di nero e rappresenta la rappresentazione veritiera dell’andamento politico e culturale. Siamo nel bel mezzo dell’omologazione, del pensiero unico, dell’innovazione dell’intelligenza artificiale dettata dal determinismo degli algoritmi. Ripetiamo come Articolo21 da tempo che serve ormai una grande e straordinaria mobilitazione nazionale, che connetta organizzazioni impegnate attorno alla difesa attiva della Carta costituzionale.

Se non ora, quando?


www.articolo21.org 

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.