Le alte temperature attanagliano lo Stivale. Afa e caldo non accennano a diminuire e, di settimana in settimana da oltre un mese e mezzo, il bollettino meteorologico rileva che ogni giorno è il più caldo rispetto a qualsiasi altra precedente estate. Il nostro corpo cerca di adattarsi a questo costante incremento di temperatura, tuttavia, secondo quanto riportato dai medici che lavorano nei pronto soccorso, gli accessi in ospedale per malori e per il cosiddetto "colpo di calore" aumentano, non solo in termini numerici ma anche per gravità dei sintomi, tanto da rappresentare una vera e propria emergenza sanitaria nei mesi estivi. Abbiamo chiesto al dott. Emiliano Salvatori, anestesista-rianimatore del Policlinico Casalino di Roma cos’è il colpo di calore, quali sono i sintomi e come proteggersi.
Che cos’è il colpo di calore?
Il colpo di calore, definito anche "ipertermia", è una grave condizione in cui viene a trovarsi il corpo a seguito di una serie di fattori legati all’esposizione prolungata ad alcune situazioni come: elevata temperatura, alto tasso di umidità, scarsa aerazione.
Il fattore scatenante di questo disturbo è dovuto soprattutto alla combinazione di caldo e umidità, condizioni climatiche tipiche dei mesi caldi dell’anno. Può colpire a qualsiasi età ma il rischio maggiore lo corrono gli anziani over 65, i bambini piccoli, le persone cardiopatiche, i soggetti disidratati e coloro che sono sottoposti a intensi sforzi fisici.
Il colpo di calore si verifica in seguito all’esposizione prolungata a queste particolari condizioni e ha come conseguenza il progressivo ed eccessivo innalzamento della temperatura interna del corpo che diventa incompatibile con il buon funzionamento dei processi vitali.
Intervenire tempestivamente è fondamentale per evitare gravi complicazioni a livello di organi come il cervello, il cuore, i reni e i muscoli. Nei casi più gravi può portare al decesso. Una delle possibili complicazioni è, infatti, lo shock causato da un improvviso abbassamento della pressione arteriosa.
Quali sono i sintomi del colpo di calore?
I sintomi sono diversi e possono manifestarsi con maggiore o minore intensità. La principale causa a determinarli è l‘aumento della temperatura corporea con valori pari o superiori a 40 °C. In queste condizioni compaiono: mal di testa, nausea e vomito, pelle arrossata talora con perdita della capacità di sudorazione, affanno, tachicardia, debolezza muscolare, crampi, perdita di coscienza. confusionale e ne casi più gravi perdita di coscienza.
È possibile prevenirlo?
Certamente, attraverso una serie di accorgimenti da mettere in atto e che sono sempre consigliati indipendentemente dall’età. Quali:
- evitare di uscire e/o praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde;
- non esporsi mai al sole nelle ore calde soprattutto dalle 11 alle 16;
- aumentare la ventilazione dell'ambiente, eventualmente utilizzando un ventilatore, se si usa il condizionatore bisogna mantenere la temperatura ambientale di 23-24° evitando di passare da ambienti caldi a quelli freddi e viceversa;
- indossare indumenti di colore chiaro e leggeri, preferibilmente di lino o cotone perché permettano una maggiore traspirazione;
- l'esposizione al sole deve avvenire in maniera graduale e usare sempre creme solari ad alta protezione:
- proteggere la testa con dei cappelli e quando si è esposti al sole bagnarla spesso e rinfrescare il corpo con una doccia o con un bagno tiepido;
- non rimanere in auto sotto il sole;
- bere molto per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione;
- privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura.
Che differenza c’è tra colpo di calore e colpo di sole?
Sebbene vengano spesso confusi si tratta di due condizioni differenti nonostante possano presentare sintomi simili. Il colpo di sole, o più semplicemente insolazione, è causato dall’esposizione diretta e prolungata del corpo, e soprattutto della testa, ai raggi del sole. Mentre il colpo di calore può manifestarsi anche in assenza di esposizione diretta ai raggi solari.
Cosa si può fare nel caso si sospetti un colpo di calore?
- È fondamentale chiamare subito un medico e in attesa che arrivi è necessario cercare di abbassare la temperatura corporea. La prima cosa da fare, quindi, è portare la persona in un luogo ombreggiato e areato;
- toglierle gli abiti e sdraiarla con le gambe più sollevate rispetto al corpo;
- vaporizzare, se possibile, dell’acqua sul corpo per facilitare l’abbassamento della temperatura cutanea attraverso i processi di evaporazione;
- fare degli impacchi freddi sulla testa, sul collo, sotto le ascelle e all’inguine.
Sarà poi il medico ad occuparsi del paziente.