Lodevole iniziativa dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Orvieto che, su richiesta, apre le sue porte agli alunni delle scuole del comprensorio per far conoscere la sua storia e le sue funzionalità. Venerdì 15 marzo è toccato alle due classi seconde della Scuola Primaria "Sette Martiri" di Ciconia visitarlo, guidate dalle docenti Frasca, Piccolo, Penna e Placidi.
La funzionaria dell’Ufficio Anagrafe ha mostrato agli alunni il luogo e la modalità con cui sono conservati i fascicoli che contengono tutte le annotazioni anagrafiche dei cittadini, a partire dalla sua istituzione, avvenuta oltre un secolo mezzo fa, ad oggi. Informazioni che iniziano con la registrazione da parte dei genitori alla nascita, per poi arricchirsi e aggiornarsi man mano che nella vita di ciascuno avvengono modifiche, come matrimonio, cambio di residenza e così via.
Nell'occasione sono stati mostrati i fascicoli contenenti le annotazioni e informazioni degli alunni presenti in modo che
ciascuno potessere leggere e toccare con mano la pagina del fascicolo dedicata. È stato poi illustrato come, nel corso di questo ultimo secolo e mezzo, sono cambiate le modalità di trascrizione e conservazione dei dati di ogni singolo cittadino. Agli alunni sono stati mostrati i fascicoli risalenti all’origine dell'istituzione dell'Ufficio Anagrafe, a inizio seconda metà del 1800.
Con tutti gli atti trascritti a mano con pennino e inchiostro indelebile in carattere molto elegante ma non facilmente interpretabile ai giorni nostri. E con volumi di conservazione molto più grandi dei volumi attuali. Con parole semplici e alla loro portata gli alunni sono stati accompagnati in tutte le trasformazioni che hanno vissuto quegli atti in questo ultimo secolo e mezzo.
Un viaggio nel tempo che ha affascinato non solo loro ma anche i docenti che li accompagnavano. Alla fine della visita, la responsabile dell’Ufficio Anagrafe ha donato a ciascun alunno il proprio certificato di nascita, ufficiale e debitamente firmato.
All’uscita gli alunni si sono mostrati molto felici di aver avuto la possibilità di poter apprendere e conoscere dal vivo un mondo a loro completamente sconosciuto e di aver potuto avere l’occasione di compiere un viaggio nella storia che ha abbracciato questo ultimo secolo e mezzo di vita orvietana.