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"Le ferite di marzo". Al Santuario di Mongiovino l'omaggio a Emanuele Petri

lunedì 11 marzo 2024

Un Santuario di Mongiovino gremito ha fatto da insolita cornice sabato 9 marzo alla trasposizione in chiave di reading al romanzo di Cinzia Corneli "Le ferite di marzo", testo liberamente tratto dalla storia di Emanuele Petri. Un continuo rimando di voci e note musicali per condensare in meno di un’ora il senso di una vita che in una "mattina di un giorno qualunque" da ordinaria si è fatta straordinaria. Una esistenza sacrificata in nome del senso del dovere e della fedeltà alla propria divisa.

Lo spettacolo portato in scena di fronte ad un pubblico composto dalle massime autorità civili e militari e dagli stessi familiari di Petri, è stato un delicato omaggio all’uomo prima ancora che al poliziotto. Attraverso fugaci incursioni nella sua vita privata, con riferimenti in particolar modo al legami profondi con l’amico Lucio e l’amata Alma, si è colta tutta la straordinarietà di un uomo che non ha esitato di fronte a due tra i più pericolosi terroristi dei primi anni Duemila a compiere fino in fondo il proprio compito.

A rendere particolarmente suggestivo l’evento sono stati la voce recitante di Stefano Baffetti e i commenti musicali dei cori delle Voci Bianche e Giovani Voci diretti da Oriella Mazzoni, Berardo Berardi e Leonardo Lollini. Oltre alle note del Maestro Giuseppe D'Angelo al pianoforte e a una sapiente regia che ha ben coniugato l'imponente cornice dello storico santuario con le esigenze della narrazione. Un racconto andato oltre la semplice commemorazione che si è fatto portatore di valori universali.

In apertura di serata il sindaco di Panicale, Giulio Cherubini,  ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’evento e le autorità presenti. "Anche in virtù del sacrificio di tante persone come Petri - ha detto - si porta avanti il rispetto dei valori che sono i nostri valori fondanti".

“Emanuele Petri rappresenta un esempio per tutti noi – sono state le parole del questore Fausto Lamparelli -. Un eroe suo malgrado: un uomo normale che però faceva bene il suo lavoro, che una mattina di un giorno qualunque su un treno qualunque è entrato in contatto con due tra i più pericolosi terroristi. E’ morto ma ha restituito la speranza a tutti noi”.

“So che con questo lavoro rinnovo il dolore dei familiari – ha sostenuto l’autrice Corneli a chiusura della giornata - nella consapevolezza però di continuare a seminare valori". L'evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Tavernelle in collaborazione con la Polizia di Stato e il patrocinio di una serie di Enti tra cui la Provincia di Perugia e i Comuni di Perugia, Corciano, Panicale, Piegaro e Tuoro. La Provincia di Perugia ha preso parte alla rappresentazione attraverso la consigliera delegata Erika Borghesi.