sociale

Nuove Unità Pastorali per un nuovo cammino di comunione ed evangelizzazione

domenica 3 marzo 2024

"È ormai tempo di prendere la ferma decisione di varare le Unità Pastorali, intese non come agglomerati di parrocchie, ancorate al proprio campanile, ma come infrastrutture della conversione missionaria della pastorale. Esse rappresentano uno dei principali tentativi in atto per intrecciare, con il tratto della fraternità, la pastorale d’insieme". Lo aveva affermato monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi all'Assemblea del Clero svoltasi a settembre.

Una "scommessa" che sta prendendo forma. Domenica 19 maggio, nella solennità di Pentecoste, infatti, entrerà in vigore il decreto con cui saranno abolite le Vicarie e le precedenti Unità Pastorali. Nel frattempo, monsignor Sigismondi farà visita alle nuove otto Unità Pastorali, dove in ognuna verrà organizzata un'assemblea aperta a tutti i fedeli che vorranno prendervi parte e che avrà inizio con un suo intervento.

Queste visite sono il frutto di un lungo lavoro – caratterizzato, secondo lo stile sinodale, da ascolto, confronto e condivisione – portato avanti dall'Assemblea del Clero e dal Consiglio Presbiterale e che determinerà, dunque, una ristrutturazione dei livelli di presenza istituzionalizzata della Chiesa sul territorio, che saranno due: le Parrocchie e, appunto, le Unità Pastorali. Il vescovo, poi, provvederà a nominare i moderatori delle Unità Pastorali, che avranno potestà vicaria.

Il decreto prevede anche la soppressione degli attuali Consigli pastorali parrocchiali (verrà, infatti, a sussistere solo il Consiglio Pastorale di Unità Pastorale) e la conferma ad interim dei Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici. In ogni Unità Pastorale, si dovrà poi giungere a costituire quattro diaconie (gruppi di lavoro): quella dell’Evangelizzazione, della Liturgia, della Carità e della Formazione.

In tutto ciò si innesta anche il lavoro fatto dall’équipe diocesana del Cammino Sinodale, costituita per lo più da laici, che, oltre ad essersi incontrata più volte con il Consiglio Presbiterale, aveva già iniziato un lavoro di ascolto nei territori comprendenti le preesistenti vicarie. Proprio per questo, alle assemblee interverranno i membri dell’équipe, per illustrare e fare il punto sul percorso sinodale della Chiesa italiana e, in particolare, quello della Diocesi.

Ed ancora, sarà proposto di individuare almeno due persone in ciascuna Unità Pastorale chiamate a collaborare strettamente con la stessa équipe, in modo da continuare un dialogo e un confronto e aiutare, così, le comunità e, quindi, tutta la Chiesa particolare a crescere nella sensibilità sinodale.

La prima assemblea è stata quella della nuova Unità Pastorale di San Fortunato, che comprende le Parrocchie di Todi (Ss. Annunziata, Ss. Crocifisso, San Giorgio, Santa Prassede, San Nicolò e Montesanto), Pantalla-Ripaioli, Collevalenza, Ilci-Cacciano, Montemolino, Pian di San Martino, Duesanti, San Damiano, Izzalini-Asproli-Porchiano, Camerata, Fiore-Romazzano, Torregentile, Quadro-Canonica-Casemasce, Pontecuti, Vasciano-Montenero-Pesciano, Acqualoreto e Collelungo-Morre) che si è svolta nel pomeriggio di sabato 2 marzo, a Collevalenza, presso la Casa del Pellegrino, e ha visto l’intervento del vescovo sul tema "Le Unità Pastorali: crescere nella comunione per una nuova evangelizzazione", a cui è seguito quello di don Alessandro Fortunati su "Le Unità Pastorali: linee per il funzionamento e la partecipazione".

Scopo dell'assemblea alla quale erano invitati tutti i fedeli e, in particolare, quanti che fanno parte dei Consigli Pastorali e degli Affari Economici delle singole Parrocchie, i catechisti, gli animatori di gruppi, i responsabili delle associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali e quanti, a vario titolo, collaborano più strettamente per la vita delle comunità, "gettare fondamenta per la costituzione di un nuovo Consiglio di Unità Pastorale".