"Arte, storie e riabilitazione". Mattinata nel segno della speranza, della forza e della resilienza
"Arte, storie e riabilitazione" il titolo dell’evento che si è tenuto sabato 16 dicembre al C.O.R.I., Centro Ospedaliero Riabilitazione Intensiva, di Passignano sul Trasimeno. Una mattinata estremamente interessante e emozionante all’insegna della speranza, della forza, della resilienza attraverso significative testimonianze che hanno permesso di toccare con mano problematiche difficili con cui comunque convivere con determinazione. L’incontro ha avuto come testimoni principali Franco Pilato e Roberto Pedetti, entrambi convivono da tempo con delle disabilità che li hanno costretti, dopo momenti di grosse difficoltà e sfiducia nelle proprie capacità, a riprendere in mano la propria vita e a fare della inabilità una forza per sé e un esempio per gli altri.
Franco in carrozzella fin dalla giovane età per un incidente stradale e successivamente colpito da ictus, ha reagito con determinazione, aiutato dalla psicologa Chiara Cottini allora volontaria di A.L.I.Ce. di Città della Pieve, scrivendo sulla sua esperienza il libro “Una rosa… rinascerà”, di cui sono stati sapientemente letti alcuni passi dalla prof.ssa Maria Luisa Meo. Franco ha poi continuato a scrivere sempre sulla propria esperienza personale. Roberto con difficoltà di movimento e impossibilitato all’uso di un braccio, è autore di bellissimi mosaici in mostra nella sala dell’incontro, realizzati con pezzi ceramicati di vari colori assemblati con vera maestria, bravo dispensatore di rinnovata fiducia nelle proprie capacità anche se fisicamente ridotte e insegnante alla scuola parchinsoniani.
Intervengono poi, chiedendo la parola, Michele Bilancia un architetto che ha dovuto affrontare rilevanti problemi superati grazie all’arte e alle esperienze condivise, ricorda infatti l’importanza della condivisione e del comprendere la propria appartenenza e Floresita Radicchia che, incredula sulle proprie capacità di ripresa, dà lettura non senza emozione a pensieri e poesie che la rappresentano.
Ad accomunare le loro storie l’essere stati ospiti del C.O.R.I. Un plauso alla loro capacità di rimettersi in gioco, ritrovare fiducia, reinventarsi con maggiore forza. Ideatore e organizzatore di questa particolare mattinata il responsabile del C.O.R.I., Maurizio Massucci, esponente tecnico del Comitato Scientifico di A.L.I.Ce. Italia, certo che la bellezza e l’arte siano capaci di rimettere in funzione i neuroni ed essere forte stimolo al recupero funzionale e vigoroso motivo di ripresa e rinascita.
L’intervento del presidente dei Lions Trasimeno Club, Federico Marzoli, ribadisce il concetto secondo il quale l’arte ha un effetto terapeutico importante anche per veri artisti come Vincent Van Gogh. Nicoletta Pauselli Presidente di A.I.T.A., Associazione Italiana Afasici, affetta essa stessa da afasia, ricorda l’importanza dell’arte per reagire alle problematiche poste dalla vita.
Il Presidente di A.L.I.Ce., Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, di Città della Pieve, Guerrino Bordi, torna a parlare di Franco e di resilienza ribadendo il concetto che dal dolore può nascere una nuova ragione di vita, stimolo per tutti al riconoscimento del valore della disabilità e della solidarietà e ricorda che, per volere di Franco, A.L.I.Ce. ha da anni istituito una borsa di studio che ha preso il nome dal titolo del libro, rivolta alle scuole del territorio con lo scopo di premiare ogni anno gli studenti che si sono distinti nel campo del volontariato. Sempre su suggerimento di Franco, ricorda Bordi, Città della Pieve si è dotata di strumenti atti a rimuovere barriere architettoniche per facilitare l’accesso a strutture pubbliche e monumenti.
Cristina Angelini, logopedista del C.O.R.I., per ribadire il valore dell’arte legge un bellissimo passo da una lettera di Van Gogh. Stefano Baldoncini, del Gruppo letture ad alta voce presso il C.O.R.I., attività che viene svolta dai volontari del Gruppo tutti i lunedì, prende la parola per riconoscere il valore sociale e terapeutico di questa attività e annunciare il desiderio di far propria l’idea di una borsa di studio come suggerito da A.L.I.Ce.
L’intervento del sindaco di Passignano, Sandro Pasquali, riconosce l’importanza del C.O.R.I., fiore all’occhiello della Sanità umbra e non solo, e sottolinea il valore della rete, della collaborazione, della integrazione tra Enti, Istituzioni e mondo del Volontariato per affrontare e risolvere le sfide della vita. Incontro di alto valore terapeutico e sociale, per i numerosi presenti tra personale sanitario, esponenti delle Associazioni di Volontariato, rappresentanti delle Istituzioni, pazienti e familiari.
A.L.I.Ce. ringrazia in particolare chi ha organizzato questo evento, momento di confronto, di crescita, di restituzione di esperienze significative e fondamentali.