Anche la "regina" ha bisogno della "vicina"

L'armonia e la solidarietà tra persone che condividono spazi comuni sono conquiste da raggiungere giorno dopo giorno. Per ottenerle servono principalmente dialogo, ascolto e apertura nei confronti di chi è vicino. E allora perché non favorire i buoni rapporti tra vicinato con una piccola occasione di svago tra persone, che pur vivendo vicine, non sempre possono condividere momenti piacevoli?

Sono queste le riflessioni che hanno spinto un piccolo gruppo di persone a mettere in pratica un’idea che avesse permesso tutto questo. L'anno passato, timidamente, avevano organizzato la cena di fine estate nella pittoresca Via Pianzola conosciuta meglio dagli orvietani come "sotto l'Arco di Calanca" improvvisando una conviviale con poco più di quaranta persone.

Quest’anno a maggio la via era già in fermento, in occasione di "Orvieto in Fiore", l’ambito primo premio per la via più fiorita del 2023 relativa al Quartiere Serancia, è stato proprio assegnato a Via Pianzola che con la collaborazione di tutti gli abitanti, si è pittura di mille colori! Oltre a ricevere complimenti e anche molti ringraziamenti, c’è stato chi ha proposto subito di ripetere l’incontro dell’anno passato, dando così il via all’organizzazione della cena sotto le stelle per sabato 8 luglio.

Il successo è stato inevitabile, serata straordinaria oltre 80 persone si sono sedute a tavola ed hanno condiviso, oltre che le pietanze e un buon bicchiere di vino offerto (come sempre) dall’amico Franco Custodi, molti discorsi riguardanti la vera essenza della vita, come è stato il passato, quanto sia complicato il presente e quanto sia strano vedere come una buona cena e dei festeggiamenti possano riconciliare anche qualche dissapore.

In fondo la vita non si misura dagli anni, si misura dai momenti e dalle persone con le quali passi il tuo tempo. Nella vita di tutti i giorni raramente ci rendiamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo, e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce. Una signora, non più giovanissima, ha detto che sarebbe bello tornare a poter contare su chi ci vive accanto, trasformando il vicolo come una grande famiglia.

Una volta si poteva vivere con la porta di casa aperta senza temere che qualcuno ci facesse del male. Insomma, le premesse ci sono tutte  affinché questo momento diventi una tradizione consolidata, dove grandi e piccini possano condividere un momento di spensieratezza, allegria, e tante risate sotto il segno di un'agognata socialità.