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Con l'investitura del cardinale Bassetti, il vescovo Luciano entra nell'Ordine del Santo Sepolcro

mercoledì 14 dicembre 2022

Un cerimoniale d'altri tempi, con una storia che ha quasi mille anni e risale al 1099, anno di fondazione dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Oessg) da parte di Goffredo di Buglione. Fu proprio il condottiero francese, dopo aver liberato la Città Santa e creato il Regno di Gerusalemme, ad affidare la difesa del Santo Sepolcro e la custodia armata dei luoghi ai cavalieri crociati. Ancora oggi, prima dell'inve stitura, i cavalieri e le dame sottoscrivono sugli altari l'impegno di servizio e carità verso la Chiesa e la Terra Santa, oltre che la promessa di essere cristiani esemplari.

Un rituale che domenica 11 dicembre, si è ripetuto per l'investitura del vescovo Luciano Paolucci Bedini - pastore delle Diocesi di Gubbio e Città di Castello - con il grado di grande ufficiale dell'Ordine Equestre. La cerimonia di investitura è stata presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti, anche lui membro dell'Oessg, mentre la liturgia nella Basilica France scana di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, è stata concelebrata anche dal commissario per l'Umbria della Custodia di Terra Santa, fra Stefano Tondelli.

All'investitura del vescovo Luciano - oltre ad autorità istituzionali e militari - sono intervenuti anche il luogotenente dell'Ordine per l'Italia Centrale Appenninica, Giuseppe Marrani, il preside per l'Umbria, Fernando Sanzò, i sei delegati umbri, tanti cavalieri e dame di tutta la Luogotenenza, che si estende su Toscana, Marche e Umbria. Nella nostra regione sono oltre 200 i membri dell'Ordine che, a livello centrale, oggi è retto dal Gran Maestro Cardinale Fernando Filoni.

Antichi ma sempre moderni i valori che ispirano l'appartenenza all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i cui cavalieri - per distinguersi dagli altri crociati, adottarono nel tempo l'emblema della croce potenziata, cioè cinque croci purpuree come segno e simbolo delle cinque piaghe di Gesù Cristo. Lo statuto attuale dell'Ordine ha l'obiettivo di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana in assoluta fedeltà al Papa, secondo gli insegnamenti della Chiesa Cattolica e nel servizio anche alla Chiesa locale.

C'è poi il sostegno alle opere e alle istituzioni della Chiesa Cattolica in Terra Santa. Gli aiuti economici, inviati dai membri dell'Ordine di tutto il mondo, sostengono le attività diocesane del Patriarcato latino di Gerusalemme, le sue scuole parrocchiali, le università frequentate da studenti delle varie confessioni religiose, le Chiese e gli ospedali.

Fonte: La Voce

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