sociale

A scuola di comportamento, insieme a Lucia Custodi le buone maniere entrano in classe

giovedì 10 marzo 2022
di Gino Goti

Gli alunni della quarta elementare di Ciconia (Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio) hanno sì tutti un nome e un cognome ma ognuno ha al collo un cartoncino con una parola legata alla buona educazione: quindi c’è il signor Garbato, la signorina Indiscrezione, il signor Gentilezza e così via. Quando siamo arrivati in classe con Lucia Custodi si sono alzati tutti in piedi in segno di rispetto e di saluto.
La classe è stata scelta per un progetto teso a riscoprire, sin da piccoli, il valore delle buone maniere proposto dalla Custodi alla dirigente scolastica Isabella Olimpieri che ha immediatamente recepito l’importanza di questa proposta.

Orvietana, biologa, Lucia Custodi è da sempre interessata a insegnare e propagandare la buona educazione, il galateo, il bon ton e ogni alunno della classe ha sul banco il suo libro “Bon dice a Ton” da cui si apprendono le regole principali del buon comportamento: a tavola, a scuola, nel camminare per strada, a teatro, nel mangiare un gelato o un frutto, nella vita sociale. E tutti gli alunni sono entrati talmente nella parte del loro nome di educatore conoscendone esattamente il significato, mettendolo in pratica, comunicandolo e insegnandolo agli altri. Sono diventati, insomma, dei piccoli ma credibili e preziosi ambasciatori delle buone maniere.

Attenti a sottolineare a casa, con gli amici, con i compagni di scuola o di gioco il da farsi e il non da farsi. A cominciare proprio da come ci si deve comportare a scuola, ma anche a tener pulita la città, la propria strada, aiutare chi è in difficoltà, rispettare la natura, trattare con gli animali, non sprecare il cibo. E a proposito di cibo e di tavola, guidati da Lucia Custodi e sotto l’occhio vigile della maestra Catia Bianchi, ognuno ha “apparecchiato” il suo banco disponendo al posto giusto tutti gli elementi di una apparecchiatura: piatti, bicchieri, posate (forchette, cucchiai, coltelli, cucchiaini) e tovagliolo descrivendo utilizzo e vari significati della posizione delle posate sul piatto nel corso del pasto o a fine pasto, oltre a indicare la posizione corretta sulla sedia: busto eretto e mani e braccia appoggiati sul tavolo.

“Sono soddisfatta e meravigliata – ha detto Lucia Custodi – della rapidità di apprendere certi corretti comportamenti e dell’interesse di questi bambini nel comunicare agli altri, compreso il loro ambiente familiare, quanto hanno appreso dal mio libro e dalle attenzioni della maestra nell’applicazione in classe. Mi fa piacere che il mio progetto sia stato approvato dalla dirigente scolastica con la speranza che sia allargato ad altre classi e ad altre scuole dell’Istituto Comprensivo  e da qui, dalla città del Duomo, applicato in altri distretti scolastici regionali e nazionali”.

Catia Bianchi, la maestra, ha confermato “la disponibilità e l’applicazione di tutti gli alunni, in egual misura tra maschi e femmine, nel fare a gara tra loro nel ripetere, approfondire e mettere in pratica gli insegnamenti suggeriti nel libro “Bon dice a Ton” dando anche una utile occhiata alla traduzione del testo inglese affiancata all’italiano”. “Ho creduto subito nel progetto – ha detto la dirigente Isabella Olimpieri – conoscendo già altre pubblicazioni dell’autrice Lucia Custodi i cui libri sulle buone maniere sono diffusi in Italia e all’estero e mi è sembrato giusto e utile applicare anche tra i banchi della nostra scuola, ad Orvieto, quello che si fa e l’autrice fa chiamata  in altre parti dell’Umbria e di altre regioni. Quindi da Orvieto, città di arte e cultura, di gastronomia ed enologia e con produzioni olivicole di alta qualità si esporta anche un progetto teso alla riscoperta  del valore delle buone maniere”.

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