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In proiezione "La Scuola Cattolica" nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

giovedì 25 novembre 2021

Settembre, 1975. Due amiche, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, attirate con l'inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira in una villa di proprietà della famiglia di quest'ultimo, con il pretesto di una festa. E qui torturate e abusate, fino a provocare la morte di una di loro. È il caso di rapimento e omicidio consumatosi sul Litorale Pontino e consegnato alle cronache come il Delitto del Circeo, "quel vulnus mai realmente rimarginato della storia italiana recente".

La vicenda è ripercorsa nei 106 minuti – gli ultimi non lasciano fiato – del film "La Scuola Cattolica" presentato in anteprima fuori concorso alla 78esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia per poi esser distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Warner Bros a partire da ottobre. In una data simbolo come quella di giovedì 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la pellicola torna in sala.

Quella del Cinema Teatro Concordia di Marsciano che la proietterà alle 18.30 e alle 21.30 in collaborazione con "Sequenze Frequenze" e "Società delle Estranee". Una pellicola, diretta da Stefano Mordini, a tratti disturbante rispetto alla banalità del male ma necessaria – vietata, tra le critiche, ai minori di 18 anni dalla Commissione per la Censura – che, senza troppi giudizi, ma con attualità nel messaggio, punta a "l'analisi di un periodo della storia italiana recente e di una concezione tossica della mascolinità".

"Avremmo avuto piacere di invitare e veder partecipare – affermano gli organizzatori – le scuole, i giovani, gli adolescenti. Comprendere quali siano i rischi derivanti da una società che fa del machismo uno dei suoi valori fondanti è un insegnamento che non dovrebbe temere censura. Purtroppo non è stato così ed oggi potremo accogliere solo maggiorenni. Invitiamo, comunque, tutti a partecipare alle proiezioni, prima delle quali avverrà la distribuzione di materiale informativo sui servizi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere sul territorio".

Sullo schermo, accanto a Benedetta Porcaroli e Federica Torchetti, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca e Giulio Pranno, danno corpo alle 1.294 pagine dell'omonimo libro di Edoardo Albinati, romanzo fiume vincitore del Premio Strega nel 2016, trasposte dal regista in sceneggiatura insieme a Massimo Gaudioso e Luca Infascelli. Il racconto, intimo e autentico, tanto ha attinto da quella "mala educación capitolina capace di generare mostri" nel quartiere Trieste, isola di privilegio in cui i genitori medio e alto-borghesi "mettevano al riparo" i loro figli dal clima politico del tempo.