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Benedizione dei cavalli in piazza. "Enorme la compagnia degli animali per chi è solo"

domenica 17 gennaio 2021
di G.S.
Benedizione dei cavalli in piazza. "Enorme la compagnia degli animali per chi è solo"

Primo evento folcloristico aquesiano 2021 in versione "light". Senza la distribuzione della consueta minestra di fave, la benedizione degli animali e la sfilata delle carrozze (appuntamenti che inevitabilmente creano assembramento) la due giorni aquesiana dedicata a Sant'Antonio Abate ha regalato via Facebook ai cittadini forti momenti di spiritualità.

Alla presenza di autorità religiose e militari, il Signore 2021, Katia Todaro, ha acceso nel pomeriggio di sabato 16 gennaio il tradizionale fuoco nella piazza della Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro. Prima della benedizione, il parroco, don Enrico Castauro, ha regalato interessanti osservazioni.

"Questa festa - ha detto - da sempre unisce la nostra comunità. Segna la cadenza del tempo ed abbatte ogni tipo di barriera: unisce credenti e non credenti, ricchi e poveri. Ma, soprattutto, ci fa notare come non dobbiamo dimenticare le nostre radici. Per tutti coloro che dimenticano il passato, la Festa ricorda che bisogna partire proprio da questo per indirizzarci verso il futuro".

"Abbiamo voluto esserci anche in questo anno di pandemia - ha sottolineato il sindaco, Angelo Ghinassi - dimostrando la volontà di non cancellare questa Festa, di urlare orgogliosamente che le nostre tradizioni sono più forti della pandemia. In questi giorni di festa si vede fortunatamente uno spiraglio di luce per uscire dal tunnel.

Nel nostro sspedale sono iniziati i vaccini per gli ultraottantenni e presto anche per gli altri strati sociali. Non dobbiamo assolutamente mollare l’attenzione, continuare a comportarci virtuosamente come fatto fino ad ora. E regalare un pensiero ed una preghiera a chi purtroppo, causa questa malattia, non può essere più in mezzo a noi". Domenica 17 gennaio, intanto, sempre nella piazza della Concattedrale, la benedizione dei cavalli e, a conclsuione, la celebrazione della messa. 

"All’insegna della prudenza e dell’attenzione - ha sottolineato il parroco - ci apprestiamo a questa benedizione che sarà estesa a tutte le persone che non sono presenti. Questa rappresentanza di cavalli e cavallerizzi dimostra come sia fondamentale la presenza degli animali nella nostra vita. Soprattutto per chi è solo sono enorme compagnia. Che Sant'Antonio Abate loro protettore possa farci uscire da questa malattia. Più ricchi dentro e soprattutto più buoni".