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Contributi a favore di inquilini morosi "incolpevoli"

mercoledì 27 maggio 2020
Contributi a favore di inquilini morosi "incolpevoli"

L’Ufficio della Cittadinanza comunica che in attuazione della normativa vigente in materia di contributi per il sostegno economico a favore degli inquilini morosi “incolpevoli”, è ancora possibile presentare domanda per accedere ai benefici destinati a coloro che, per comprovate impossibilità al pagamento dei canoni di locazione, risultano essere inquilini morosi “incolpevoli”; ovvero coloro che, successivamente alla stipula del contratto di locazione, si sono trovati nell’impossibilità di pagare il canone locativo a causa della perdita di lavoro o di una consistente riduzione della capacità reddituale. 
 
“Il fondo - afferma l’Assessore alle Politiche e Servizi sociali, Angela Maria Sartini - rientra nel quadro più ambio delle politiche abitative dello Stato e venne istituito dall’articolo 6, comma 5 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 102 e art. 1 del successivo decreto ministeriale del 14 maggio 2014. Da allora si rinnova ogni anno con risorse ripartite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e concordate con la conferenza unificata Stato-Regioni per il periodo 2014-2020.

Si tratta quindi di una ulteriore misura a favore di categorie sociali deboli, già preesistente e forse poco conosciuta. Sebbene, la condizione sine qua non per accedere a tale fondo è quella di aver ricevuto la notifica dell’atto di intimazione di sfratto per morosità, conseguente al non aver pagato l’affitto per una delle ragioni previste ed elencate nella legge, si tratta di una risorsa di fondamentale importanza per agevolare l’accesso all’affitto per le famiglie a causa della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”.
 
Sono perciò destinatari dell’intervento coloro che risultano essere inquilini morosi “incolpevoli” a causa di:
-   Licenziamento, escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie;
-   Accordi sindacali o aziendali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
-   Cassa integrazione ordinaria o straordinaria;
-   Mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
-   Collocazione in stato di mobilità;
-   Cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
-   Malattia grave, infortunio o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche o assistenziali;
-   Decesso o trasferimento per separazione legale del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito.
 
Saranno inoltre attribuiti criteri di priorità e preferenza come espresso dal Bando Regionale pubblicato sui siti www.regione.umbria.it e www.comune.orvieto.tr.it
I nuclei familiari devono essere titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato, risiedere nell’alloggio da almeno un anno ed essere destinatari di intimazione di sfratto per morosità.
La soglia di ISEE per accedere al bando è fissata in 26.000 euro.
 
Alle domande, redatte su apposita modulistica reperibile sul sito internet www.regione.umbria.it e www.comune.orvieto.tr.it  (uffici e servizi/ufficio della cittadinanza/avvisi), dovranno essere allegati i seguenti documenti: copia di un documento di identità in corso di validità, permesso di soggiorno o carta di soggiorno per gli inquilini cittadini extracomunitari, attestazione ISEE redatta nell’anno in cui si presenta la domanda, documentazione attestante la riduzione del reddito, copia del contratto di locazione relativo all’alloggio oggetto dello sfratto, copia della citazione per la convalida dello sfratto.

Ogni 60 giorni il Comune esaminerà le domande pervenute, in ordine di protocollo, al fine di verificare l’ammissibilità delle stesse, accertando la sussistenza delle condizioni di priorità e redigendo l’elenco degli aventi diritto. Le domande potranno essere inviate al Comune per PEC al seguente indirizzo: comune.orvieto@postacert.umbria.it oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a Comune di Orvieto via Garibaldi, 8 – 05018 Orvieto (TR). Gli esclusi, ai quali sarà inviata apposita comunicazione, potranno presentare eventuale ricorso entro 5 giorni dal ricevimento della stessa. Per maggiori informazioni o approfondimenti si rimanda alla lettura integrale del bando.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto