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Casa Serena, c'è il progetto per un Giardino Sensoriale aperto alla comunità

venerdì 15 novembre 2019
di Davide Pompei
Casa Serena, c'è il progetto per un Giardino Sensoriale aperto alla comunità

Un Giardino Sensoriale a completamento dei lavori che hanno interessato Casa Serena, la struttura nata per volontà testamentaria del professor Zefferino Rinaldi in quella che era la sua abitazione familiare con la specifica indicazione di accogliere gli anziani non abbienti. Ma anche uno spazio per ospiti, familiari e cittadini che vorranno godere di un’oasi al centro di Magione. È curato dall'agronomo Martina Pedrazzoli e dall'architetto Serena Fabbretti, il progetto di restauro e rinnovamento reso possibile grazie ai bandi della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

"Prima – spiega Adriano Sorci, presidente della Fondazione Casa Serena – gli anziani non pagavano alcuna retta. Poi i tempi sono cambiati e la struttura ha cambiato regime assistenziale, trasformandosi in residenza protetta con 30 ospiti non autosufficienti che risiedono nella struttura organizzata come un residence, con spazi comuni per le attività e 7 anziani autosufficienti che vivono in un’altra sede, con piccole camere personali. Siamo accreditati al Servizio Sanitario Regionale e, nel tempo, abbiamo organizzato gli interni in maniera più consona ed efficiente.

Sono stati rinnovati la palestra, gli uffici, gli arredi delle camere e delle sale comuni. Sono stati installati la videosorveglianza negli spazi comuni e all’esterno, i campanelli di chiamata e l’impianto di climatizzazione per rendere più piacevole il soggiorno agli anziani nei mesi più caldi. Rifatta anche la facciata, è subentrata l'esigenza di valorizzare il parco con la limonaia, lasciata un po' al tempo Di qui, l’idea di ripensare quegli spazi, renderli praticabili agli anziani e creare una sorta di salotto aperto a tutti i magionesi".

Uno spazio dove poter ospitare la presentazione di libri e da adibire ad uso laboratoriale per le scuole, realizzato attraverso i bandi della Fondazione, già presente e attenta all’attività di Casa Serena, avendo finanziato con un altro bando la messa a norma dell’impiantistica elettrica. Tra le attività che qui vengono svolte, la musicoterapia alla quale si collegheranno dei concerti in giardino, il teatro – molto apprezzato il recente spettacolo "Odissea a Casa Serena" – e poi il cucito e la fisioterapia, oltre ai momenti di socializzazione negli spazi comuni.

Concepito come luogo multisensoriale, il giardino andrà ad incrementare l’offerta di iniziative per gli ospiti, oltre che stimolare i cinque sensi, rispondendo cioè con gli stimoli visivi, olfattivi e uditivi al decadimento funzionale e sensoriale dell'uomo in una fase delicata della vita che merita cura e attenzione. Il progetto ruota intorno ad un elemento centrale, ovvero la fontana e l’acqua, fonte di vita, che con il suo scrosciare stimola l’udito, mentre l’effetto visivo della rifrazione della luce sulla sua superficie crea fenomeni interessanti.

Il passo successivo è stato pensare al giardino come una piazza con sedute e un gazebo per favorire l’incontro delle persone. "Molto importanti – sottolineano le curatrici del progetto – saranno le alberature, alternate in base all’aspetto cromatico e al susseguirsi delle stagioni per dare una percezione visiva sempre nuova. Molti degli anziani sono stati contadini o vengono da quella cultura, quindi lo stimolo olfattivo attraverso i fiori e le piante di un orto e un frutteto sono importantissime per risvegliare i ricordi.

Per quanto riguarda il frutteto abbiamo usufruito del lavoro di Isabella della Ragione con il recupero degli ecotipi locali, poi sviluppando due tipi di orto. Uno a terra per gli anziani autosufficienti che potranno anche svolgere piccoli lavoretti. Il secondo sospeso, con delle casse ad apertura studiate proprio per poter essere usufruiti dagli anziani non autosufficienti". Frutteto ed orto saranno anche a disposizione delle scuole per attività didattiche e della cittadinanza per rinsaldare il legame tra generazioni e tra famiglie ed ospiti in un ambiente profumato e colorato che stimola i sensi.

A completare i lavori, una pavimentazione speciale per evitare i rischi di scivolamento, un corrimano a struttura doppia e, infine, una scultura – un "Angelus Novus" – di Sestilio Burattini che sarà posto al culmine del giardino, come una sorta di polena che decora la prua di una nave protesa verso il Castello dei Cavalieri di Malta. In accordo con la Fondazione, Polis società cooperativa, con 35 operatori sociali, continuerà ad operare per la gestione dei servizi all’interno della struttura, occupandosi di assistenza socio-sanitaria, servizi infermieristici, un medico geriatria, la cucina e le pulizie, l’animazione e il fondamentale servizio di riabilitazione e fisioterapia.

Per ulteriori informazioni:
www.casaserenamagione.it