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"Mediterraneo: mare che unisce o divide?" al centro del Festival del Dialogo

domenica 30 settembre 2018
"Mediterraneo: mare che unisce o divide?" al centro del Festival del Dialogo

E' stata presentata sabato 29 settembre presso il Caffè Montanucci di Orvieto la quinta edizione del Festival del Dialogo promossa dall'Associazione Culturale "ApertaMenteOrvieto" - nata nel 2013 dalla volontà di incontrarsi e confrontarsi, al di fuori dei pregiudizi ideologici e dei recinti di partito, sui grandi temi di attualità che incidono sull’evoluzione della società e dell’individuo - e patrocinata dal Comune di Orvieto, che si terrà al Palazzo del Capitano del Popolo da venerdì 12 a domenica 14 ottobre.

Tema di quest'anno, "Mediterraneo: mare che unisce o divide?". Tre giornate, a cui parteciperanno filosofi e docenti universitari, incentrate su un'importante tematica intorno alla quale un ruolo attivo di riflessione e proposta hanno avuto anche le scuole elementari e medie. Quest'anno il programma si arricchisce di altri tre giorni, quelli della prima edizione di "Orvieto Cinema Fest" che si terrà al Teatro Mancinelli come prologo del festival, da giovedì 4 a sabato 6 ottobre.

Il programma vero e proprio si apre, invece, venerdì 12 ottobre al Palazzo del Capitano del Popolo. Dalle 9 alle 13, nella Sala dei Quattrocento verranno presentati i lavori delle scuole elementari e medie dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi. La giornata proseguirà poi nel pomeriggio. Alle 17 è in programma, infatti, la tavola rotonda in collaborazione con Slow Food Italia su "La cucina mediterranea: sapori e saperi condivisi".

Previsti gli interventi di Abderrahmane Amajou, responsabile del Festival Internazionale della Cucina, Salvatore Giannini, responsabile Slow Food Nazionale, Emanuela Leonardi del Centro di Formazione Professionale di Orvieto, Giuseppe Russo, assegnista di ricerca presso il CNR IBAF. La tavola rotonda sarà intervallata da letture tematiche a cura dell'Associazione "Lettori Portatili". Alle 19 si potranno degustare i prodotti tipici della dieta mediterranea grazie alle prelibatezze cucinate dai ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Orvieto.

Sabato 13 ottobre, sempre nella stessa location, verrà allestito un mercatino con prodotti del Mediterraneo. Il pomeriggio si aprirà alle 17 con la tavola rotonda dal titolo "Mediterraneo: il valore di un confine mobile". Su questo tema si confronteranno Caterina Resta, professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica dell’Università di Messina, Aldo Meccariello, dottore di ricerca e docente di Filosofia nei licei e direttore della rivista filosofica online "Kainòs", Giuseppe Girgenti, professore associato di Storia della Filosofia Antica presso l’Università Vita Salute San Raffaele Milano. Modererà l'incontro Alessandro Volpi. La tavola rotonda sarà intervallata da letture a cura dell'Associazione "Lettori Portatili".

Il festival si concluderà nel pomeriggio di domenica 14 ottobre con la presentazione dei lavori delle scuole elementari e medie dell'Istituto Comprensivo Orvieto - Montecchio, con la partecipazione dell’I.I.S. ACP di Orvieto Sezione Enogastronomia e della scuola di danza Scarpette Rosse di Loredana Materazzo. Per tutta la durata del Festival del Dialogo, all’interno della Sala Expo del Palazzo del Popolo sarà allestita la mostra di pittura, scultura e fotografia a cura di Anna Appolloni.

"In molti – ha spiegato il presidente dell’Associazione 'ApertaMenteOrvieto' Erasmo Bracaletti - mi hanno chiesto come sia nato il tema di questa edizione. Abbiamo voluto ripercorrere, ricostruire la storia del Mediterraneo inteso come incrocio culturale della nostra storia, Mediterraneo mare funesto dei nostri tempi. E quindi abbiamo cercato di delineare quale sarà il ruolo del Mediterraneo nel futuro di un mondo sempre più globalizzato. Il tempo ci ha dato ragione, siamo cresciuti, abbiamo conquistato la nostra rispettabile fetta di pubblico, abbiamo coinvolto scuole, studenti, professori.

Abbiamo coinvolto la città. Lo abbiamo fatto nei quattro anni di percorso, lo continueremo a fare nell'obiettivo condiviso di dare un contributo di speranza a questo buio medievale in cui viviamo. Abbiamo bisogno di dialogare, gli uni con gli altri, abbiamo bisogno di ritrovarci, tutti, attraverso le parole, attraverso i gesti, attraverso, appunto, il dialogo. Per noi è un piacere, ogni anno, riscontrare apertura e collaborazione ed è questo che ci spinge ad andare avanti con sempre più passione".

Voluta e non casuale la scelta di evitare di trattare il tema dell'immigrazione legata al Mediterraneo “che, purtroppo – ha aggiunto Carlo Carpinelli - è una problematica che non unisce ma divide. Come festival del dialogo abbiamo spinto verso altre riflessioni che portano ad una riscoperta delle altre culture all'interno di uno scenario geopolitico in cambiamento e, a questo proposito, è centrale il significato delle tavole rotonde. Puntiamo a disvelare un Mediterraneo come un mare di interscambi, come porta di accesso”.

"Tra i tanti meriti dell'Associazione 'ApertaMente Orvieto' - ha sottolineato l’assessore Andrea Vincenti - c'è quello di trovare sempre temi e titoli attuali per il Festival. Quest'anno poi azzeccatissimo il tema del Mediterraneo che dimostra una sfida ancora più grande. Come assessore porto anche i saluti da parte dell'amministrazione comunale che sostiene pienamente il festival e ringrazia la presenza delle new entry, Sara e Stefania, organizzatrici dell'Orvieto Cinema Fest, iniziativa dal valore culturale immenso con un calendario ricco all'interno del già variegato programma del Festival del Dialogo”.

Presenti, in conferenza stampa, anche Sara Carpinelli e Stefania Fausto, ideatrici di "Orvieto Cinema Fest". "La nostra avventura - sono tornate a dire - iniziata un anno fa convinte che Orvieto fosse il terreno fertile in cui coltivare questo progetto. Infatti lo scorso anno abbiamo partecipato al festival del Dialogo curando una rassegna di cortometraggi, pensando poi che l'argomento meritava un festival tutto suo. Quest'anno abbiamo avuto 254 corti provenienti da 32 Paesi di cui ne sono stati selezionati 24 che poi verranno vagliati dalla giuria e infine premiati".

E poi alcune professoresse delle scuole che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento. “E' per noi una grande opportunità poter collaborare al Festival, visto che una delle mission della scuola è proprio quella di formare i cittadini di domani e quella del dialogo è un opportunità di crescita fondamentale. Il tema del Mediterraneo ci ha fornito uno spunto per trovare diversi motivi di avvicinamento tra la nostra e le altre culture specie attraverso il cibo, il canto e la danza” hanno commentato. A conclusione della conferenza l’artista Anna Appolloni ha ricordato la mostra che si terrà per tutta la durata del Festival a Palazzo del Popolo che diventa così luogo di incontro, scambio di idee e dialogo.

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