I servizi sanitari pubblici, secondo quanto previsto dalle disposizioni del Ministero della Salute, eseguono gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale ad alcune categorie:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
- bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva;
- soggetti di età infantile o adulta affetti da alcune patologie (malattie croniche dell’apparato respiratorio,circolatorio ed uropoietico; malattie degli organi emopoietici; diabete ed altre malattie dismetaboliche; sindromi da malassorbimento intestinale; fibrosi cistica; malattie congenite od acquisite che comportino carente produzione di anticorpi inclusa l’infezione da HIV; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici).
Il Ministero della Salute indica inoltre l’opportunità di vaccinare, ai fini dell’interruzione della catena di trasmissione, alcune categorie quali
addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (insegnanti scuole dell’infanzia e dell’obbligo, addetti poste e telecomunicazioni, dipendenti pubblica amministrazione e difesa, forze di polizia, volontari servizi sanitari di emergenza, personale di assistenza case di riposo) e
personale sanitario di assistenza, contatti familiari di soggetti ad alto rischio.
Infine, una particolare categoria lavorativa che rappresenta un target per la vaccinazione antinfluenzale è il
personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali: (detentori di allevamenti, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, veterinari pubblici e libero-professionisti). La protezione di tali soggetti è finalizzata ad evitare fenomeni di riassortimento genetico tra virus influenzali umani ed animali (nel corso di co-infezioni), da cui potrebbero originare nuovi ceppi dotati di potenziale pandemico.