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Le eccellenze enogastronomiche di Orvieto si mettono in vetrina al TTG di Rimini

mercoledì 8 ottobre 2025

Le eccellenze enogastronomiche unite alle tradizioni artigianali, all’ospitalità e ad una sorprendente offerta turistica outdoor. È “Il gusto di un’esperienza autentica”, l’iniziativa con cui Orvieto si è raccontata alla 63esima edizione del TTG Expo, la fiera internazionale del turismo che si è aperta mercoledì 8 ottobre a Rimini, e ha celebrato il riconoscimento di Booking.com come città italiana più accogliente al mondo nel 2025. 

Lo stand di Terra Nostra – Campagna Amica ha ospitato il talk dedicato a Orvieto alla presenza del sindaco Roberta Tardani, del presidente del Gal Trasimeno Orvietano e del Distretto del Cibo Umbria District, Gionni Moscetti, del direttore del Consorzio tutela del vino di Orvieto, Francesco Nini, della direttrice del Gal Trasimeno Orvietano, Francesca Caproni e del direttore di Coldiretti Umbria, Mario Rossi.

Al termine si è svolto uno show cooking di una delle ricette della tradizione orvietana - il baccalà all'orvietana - tenuto dai “Cuochi contadini” di Terra Nostra guidati da Diego Scaramuzza, e una degustazione vino Orvieto Doc accompagnata dall’iconica lumachella orvietana servita su piatti di ceramica, altra importante tradizione della città.

Proprio il tipico e originale prodotto da forno della tradizione contadina, un “pane da tasca” condito con pancetta e pecorino, è stato lanciato come simbolo del turismo lento non solo per la sua forma a spirale che ricorda una lumaca ma come perfetto trait d’union tra il turismo enoganostromico e quello dei cammini. Grazie al sostegno del Comune di Orvieto e del Gal Trasimeno Orvietano, la lumachella è recentemente divenuta anche presidio Slow Food sulla base di un disciplinare che vuole valorizzare la qualità delle materie prime e la filiera dei produttori presente sul territorio.

Nel corso del talk è stata presentata alla folta platea la app “Orvieto Experience”, che racchiude oltre 60 esperienze legate all’enogastronomia, all’artigianato e all’outdoor, e anticipato il progetto del “marchio collettivo” che sta promuovendo il Consorzio Orvieto Doc, uno strumento giuridico e promozionale per valorizzare e tutelare le produzioni locali legate all’identità del territorio.

Prossimamente partiranno inoltre gli interventi del progetto “Umbria Green Ruote” che prevede la creazione di un anello ciclabile di circa 80 chilometri che collegherà i Comuni di Orvieto, Montecchio e Baschi. Spazio infine alla promozione dei prossimi eventi a partire dalla seconda edizione del Triplo Sound Festival (10-12 ottobre), la manifestazione che unisce musica, sostenibilità e natura, fino al ricco programma di “A Natale regalati Orvieto” (22 novembre-6 gennaio) e alla 32esima edizione di Umbria Jazz Winter (30 dicembre-3 gennaio 2026).

“Il gusto di un’esperienza autentica – ha detto il sindaco e assessore al Turismo,  Roberta Tardani – è una definizione che riassume bene il messaggio che trasmette la nostra città, premiata da Booking.com tra le dieci città più accoglienti del Mondo nel 2025, unica italiana. Un riconoscimento che non arriva per caso, ma che nasce dalla capacità di un territorio, degli operatori turistici e di una comunità intera di accogliere e di far sentire il visitatore parte di un luogo e di un’esperienza. Orvieto è un modello naturale di turismo esperienziale: il turismo enogastronomico, che è sempre più tra le prime motivazioni di un viaggio, il turismo lento e dei cammini, che anche sul nostro territorio sta crescendo esponenzialmente, e naturalmente il turismo culturale che trova nell’arte, nei monumenti e nella storia della città un patrimonio unico.

Tutte queste vocazioni, messe insieme, generano non solo valore identitario ma anche un indotto economico importante, dall’accoglienza al commercio, dall’artigianato alle filiere produttive dell’agroalimentare fino a nuovi importanti investimenti privati nella ricettività di alta qualità che significano anche nuova occupazione. Abbiamo lavorato in questi anni per fare di Orvieto una destinazione – ha aggiunto - e il turismo che abbiamo promosso e vogliamo continuare a promuovere è fatto di esperienze che lasciano un segno oltre la bellezza della città: un calice di vino degustato tra i vigneti, una lezione di ceramica in bottega, la scoperta dei nostri cammini.

Proprio in questa direzione si colloca il progetto “Orvieto Experience”, un percorso condiviso con operatori e associazioni per strutturare un’offerta integrata, capace di connettere eccellenze enogastronomiche e artigianali, cultura, natura e accoglienza in un unico racconto coerente e riconoscibile. Orvieto è, e vuole restare, un luogo da vivere con autenticità e profondità. È questo che ci ha resi la città più accogliente del Mondo nel 2025, ed è questo il modello su cui vogliamo continuare a investire: un turismo che genera valore per tutti, visitatori e cittadini, in un equilibrio sostenibile”.

"Per la prima volta – ha affermato il direttore del Consorzio Tutela Vini di Orvieto, Francesco Nini - il Consorzio partecipa a una fiera dedicata al turismo, segnando un passaggio decisivo verso una nuova visione strategica: il vino non è solo un prodotto da salvaguardare, ma uno strumento di promozione territoriale integrata. Una strategia nuova, coerente con il quadro normativo europeo che ha ridefinito e ampliato il ruolo dei Consorzi, dove il Consorzio non tutela soltanto le denominazioni, ma guida il territorio verso una visione sostenibile, identitaria e attrattiva. In questa prospettiva, stiamo lavorando a un nuovo progetto che mira a creare nel 2026 un marchio collettivo per la promozione enoturistica, capace di legare l’arte e la cultura della città ai suoi prodotti vitivinicoli.

Si tratta di un percorso che coinvolgerà anche le istituzioni cittadine,  volto a rafforzare l’immagine complessiva dell’Orvieto e del suo territorio, valorizzando l'unicità e l’identità condivisa. Il vino è un ambasciatore di storie, territori e persone – ha proseguito - e la promozione non è più solo comunicazione, ma relazione tra chi produce, chi protegge e chi visita. In questo contesto svilupperemo un importante programma di valorizzazione del territorio con diverse iniziative dedicate alla promozione dell’Orvieto e dei suoi produttori. Il 18 ottobre, in collaborazione con AIS, si terrà il primo concorso del Miglior Sommelier dell’Orvieto DOC, un evento volto a rafforzare il legame tra vino, territorio e professionisti della sommellerie mentre il 14 novembre si svolgerà un seminario formativo dedicato alla presentazione dei nuovi progetti del Consorzio e agli strumenti di promozione e comunicazione introdotti dalla recente riforma”. 

“Il ruolo del Gal – hanno sottolineato il presidente Gionni Moscetti e la direttrice Francesca Caproni - è proprio quello di accompagnare e sostenere processi di sviluppo che nascono dal basso, valorizzando le eccellenze agroalimentari e artigianali e creando sinergie con il settore turistico e tra pubblico e privato. È un lavoro che genera filiere corte, nuove opportunità economiche e una promozione integrata del territorio. In questo senso i Distretti del Cibo possono rappresentare naturalmente un ulteriore strumento di attuazione di queste politiche ma vanno messi nelle condizioni di poter assolvere a tale compito. Per questo, in attesa dell’esito del ricorso che abbiamo presentato dopo l’esclusione dal bando del Ministero dell’Agricoltura, abbiamo sollecitato la Regione Umbria affinché si possano reperire le risorse necessarie a far partire iniziative e progetti”. 

"Il riconoscimento ottenuto da Orvieto - ha detto il direttore di Coldiretti Umbria, Mario Rossi - basato su recensioni verificate di viaggiatori di tutto il Mondo, sottolinea il calore e l’eccellenza dell’ospitalità che caratterizzano questo gioiello dell’Umbria. L’impegno di Coldiretti e Terranostra Umbria e quello di potenziare l’attrattività di territorio e agriturismi anche all’Estero: da qui l’incontro con i tour operator da tutto il Mondo. Collaborare con loro - aggiunge Rossi - è fondamentale per esportare il nostro modello di turismo rurale, capace di raccontare l’Umbria attraverso i suoi sapori, i paesaggi e le persone che ogni giorno custodiscono e valorizzano le tradizioni agricole del territorio. Si tratta di un segmento, quello agrituristico, che necessita di continua promozione, investimenti e formazione, per questo stiamo lavorando su nuove progettualità, volte a rafforzare la centralità del settore primario e a stimolare collaborazioni intersettoriali durature”.

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