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Olio extravergine di oliva, prioritario incentivare la filiera puntando su qualità e turismo

martedì 7 ottobre 2025

Investire maggiormente nei supporti alle imprese olivicole, sulla formazione di un consorzio di tutela dell’olio e sull’ampliamento dell’apertura ai mercati internazionali, puntando a creare una più ampia economia per l'impresa e un’elevata sostenibilità. È un’autentica "task force" di pensiero, tra le tante parti coinvolte, quella che ha delineato le urgenti necessità per incentivare la filiera dell’olio nel corso del convegno “Verso il futuro dell’olio extravergine di oliva in Umbria”, svoltosi domenica 5 ottobre a Pozzuolo Umbro, frazione di Castiglione del Lago, su iniziativa del Gal Trasimeno-Orvietano e del locale Oleificio Pozzuolese.

Si è trattato di un’ampia panoramica su uno dei prodotti tipici di eccellenza dell’Umbria, appunto l'olio, che non è solo gastronomia, ma rappresenta da una parte un forte valore economico per le imprese agricole e dall’altra alimenta elementi territoriali chiave quale paesaggio, turismo e tradizione. “Perché se è vero che l’olio è ingrediente fondamentale per la nostra cucina – è stato detto all’unisono – è altrettanto vero che l'ulivo è anche paesaggio e opportunità che da esso derivano: occorre, quindi, incentivare la filiera che si sviluppa in ambito rurale e che oggi va a definire la forma di turismo più in crescita rispetto ad altre". 

Di fronte ad un consistente pubblico di addetti ai lavori e non solo, è stata Francesca Caproni, direttrice del Gal Trasimeno-Orvietano a introdurre i lavori evidenziando, non ultima, “l’importanza della promo-commercializzazione per cercare di ampliare i mercati fino ad arrivare a quelli esteri che sono disposti a pagare il nostro prodotto per quello che realmente vale". "L'olio – ha sottolineato - è un prodotto che va raccontato e attorno al quale si possono aggiungere storie che creano e accrescono il valore di uno dei prodotti tipici di eccellenza di cui possiamo vantare qualità ma anche quantità". 

A dare il via alla stagione olearia ci ha pensato il presidente della Cooperativa Oleificio Pozzulese, Sergio Maneggia, che, ricordando come la propria impresa abbia ormai superato i cinquant'anni di vita, si è fatto portavoce delle tante realtà similari in tutto la regione “impegnate a fare rete nell’obiettivo di aiutare i propri soci a produrre e commercializzare un olio significativo a livello di qualità, divenuta negli ultimi vent’anni altissima, come riconosciuto dalle più importanti riviste di settore e non solo nazionali ed internazionali". 

Tra idee e suggerimenti, a conclusione dei numerosi interventi, che sono andati a convergere sulla necessità della formazione di un consorzio di tutela dell’olio, è stato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Simona Meloni, a sottolineare come “la presenza in questo appuntamento di tanti produttori locali e non solo e di svariate associazioni di categoria abbia rafforzato il concetto cardine del lavorare insieme per costruire un processo virtuoso che veda eccellere l’olio in Umbria nella produzione quantitativa e qualitativa, per vincere quelle sfide che ci aspettano. Su tutte, quella di puntare al binomio olio-turismo legando la qualità e le vie dell’olio per valorizzare il nostro territorio”.

L’incontro si è concluso con una degustazione dell’olio nuovo, che ha anticipato i risultati di una raccolta 2025 ad altissimi livelli.

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