Produttori in cattedra al Festival dell'Aglio Rosso di Proceno
Sabato 30 settembre nel borgo medievale di Proceno è andato in scena il Festival dell’Aglio Rosso, organizzato dal Comune con il contributo dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio. Il festival è stato ospitato dapprima nella Sala Consiliare e quindi nella terrazza del Loggiato di Palazzo Sforza, con l'incantevole affaccio sulla Val di Paglia e le montagne circostanti a fare da quinta scenica. L'evento, realizzato grazie al contributo di Arsial, si è articolato in due momenti.
Il primo, prettamente tecnico-informativo, consistente in un seminario che ha visto una buona partecipazione di produttori, addetti ai lavori e semplici estimatori dei pregiati bulbi rossi. Relatori sono stati la professoressa Diana De Santis e il professor Mario Ciaffi dell'Università degli Studi della Tuscia, che hanno analizzato approfonditamente le caratteristiche del prodotto, evidenziando le sue elevate qualità, sia salutari che organolettiche, delicato ma deciso ed "erbaceo".
I lavori sono stati aperti dall'intervento del sindaco Roberto Pinzi, che ha ringraziato i docenti per i loro studi sul nostro aglio e ricordato ai presenti il valore della conservazione della conoscenza delle tecniche produttive del l'oro rosso e la loro trasmissione alle future generazioni. In chiusura, il dottor Massimo Pelosi ha parlato della nascente Cooperativa di Comunità e delle favorevoli opportunità che ne conseguiranno per il borgo.
Il secondo momento, ha visto i produttori "salire in cattedra", divenendo i protagonisti della serata con stand espositivi e degustazioni, attraverso i quali hanno presentato le specialità della nostra terra ad una folta platea di commensali, con in evidenza il "re" della giornata: l'Aglio Rosso di Proceno, di cui i presenti ne hanno fatto incetta.
"Grazie al finanziamento di Arsial – spiega, a margine, il sindaco Roberto Pinzi – abbiamo potuto organizzare questo evento che ha perseguito un duplice obiettivo: accrescere la formazione e la conoscenza dei produttori da un lato e favorire la conoscenza del prodotto dall’altro. È stato un pomeriggio molto interessante e costruttivo. Mi spiace solo che, in considerazione del budget limitato a nostra disposizione, siamo stati costretti, nostro malgrado, a fare in modo che la degustazione fosse a numero chiuso".