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Laboratori del gusto di Slow Food Orvieto, alto gradimento per il corso introduttivo sull'olio d'oliva. In cantiere formaggi, pane e miele e i panieri natalizi

mercoledì 30 novembre 2022

Si è concluso domenica 27 novembre il corso introduttivo all’assaggio dell’olio d'oliva proposto da Slow Food Orvieto grazie alla collaborazione di Cesare Batalocco, esperto della scienza dell'olio. Per i 25 partecipanti, tra giovani professionisti e semplici appassionati, ma anche per la Condotta, che riprende le attività, è stata davvero una bella esperienza di cultura del cibo e di socialità motivata dall’interesse comune per questo straordinario protagonista della tavola mediterranea ma anche per il cibo buono e di filiera.

Nei cinque incontri che si sono svolti presso il Frantoio Ranchino di Porano, il Frantoio Brizi di Orvieto, il Frantoio Ricci di Montecchio, il Frantoio Cecci di Monterubiaglio e il Frantoio Bartolomei di Montecchio, si è visto in piena attività il ‘cantiere’ della lavorazione delle olive e si sono affrontati i temi agronomico-colturali, le tecniche di assaggio, le proprietà alimentari e salutari, la situazione del mercato e della valorizzazione territoriale.

Grande interesse e curiosità per la pratica dell’assaggio delle diverse tipologie di olio di oliva, oli extra vergine, oli Dop, olio nuovo e anche oli cosiddetti difettosi: è questo un valido strumento per orientarsi nell’acquisto e nel consumo consapevole di questo alimento centrale della tavola mediterranea.

Ogni sessione didattica si è conclusa con degustazioni dedicate al gusto e ad alcuni interessanti abbinamenti con i prodotti del territorio, in particolare il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto e la Fava Cottòra dei Colli Amerini, entrambi Presìdi Slow Food, ma anche ceci e lenticchie dell’Alfina e la zuppa della tradizione contadina. Accanto a Cesare Batalocco, sono intervenuti Emilia Battaglia, biologa nutrizionista, e Bruno Cirica, agronomo e assaggiatore professionista, docente presso l'Università degli Studi della Tuscia.
 
Non ha fatto mancare la sua presenza Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia. A conclusione del corso, da lui è giunto il richiamo alla tutela della biodiversità e al rispetto delle varietà autoctone in coerenza con quanto previsto dal Manifesto dell'Olio che riconosce nell'oro verde prima di tutto un prodotto agricolo subordinato alle varietà coltivate, alle peculiarità dei terreni e dei climi, alle tecniche produttive che ne influenzano e ne sanciscono l’individualità.
 
Visto il grande interesse suscitato, Slow Food Orvieto sta già lavorando per proporre nuovi corsi di cultura alimentare e favorire l'avvicinamento consapevole ad altre tipologie di cibo che sia “buono, pulito e giusto”. Ad aprile è in programma un percorso interamente dedicato al formaggio nelle sue varietà nazionali e internazionali. A seguire, nuovi assaggi per birra, pane e miele.  
 
E mentre sul fronte degli Orti in Condotta è al via il corso di formazione per i 65 insegnanti che si sono iscritti, prosegue il progetto dei Panieri Natalizi per promuovere, far conoscere e sostenere le produzioni locali e le aziende impegnate nel presidio della biodiversità.