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"Giovani, formazione ed enogastronomia come leve per lo sviluppo dei nostri territori"

martedì 4 ottobre 2022

Nell'ambito della seconda edizione di "Orvieto, Città del Gusto, dell’Arte e del Lavoro", evento realizzato con il contributo del Gal Trasimeno-Orvietano Misura 19.3 PSR per l’Umbria 2014-2020, il patrocinio di Rai Umbria e la collaborazione della TgR Umbria ha avuto luogo sabato 1° ottobre al Museo Emilio Greco l'annunciato workshop dedicato al tema "Giovani, formazione ed enogastronomia come leve per lo sviluppo dei nostri territori" che ha visto confrontarsi esponenti della ristorazione, della formazione e del turismo.

"La bellezza - ha esordito Dominga Cotarella, presidente di Fondazione Cotarella - non è sufficiente per promuovere un territorio dall’enorme potenziale di cui ancora non si ha piena consapevolezza. Sono sempre più convinta che si debba lavorare sul territorio e con il territorio. Non esiste niente di più redditizio che vivere il territorio come una risorsa a cui prestare estrema attenzione, creando un rapporto di complicità e sinergia con le imprese e contribuendo a rafforzare il genius loci. 

Da qui al maggio 2023 ogni mese faremo un evento, con protagonista la ristorazione del territorio e uno chef stellato, perché dai più bravi bisogna imparare e non averne paura. Se il territorio è concepito come azienda, con identità sempre più chiara e fatta di persone, diventa intuitiva la necessità di formare il capitale umano che vi opera, per permettere uno sviluppo concreto e coerente.

Nasce da questa considerazione il Master in Turismo Sostenibile, organizzato da Luiss Business School in collaborazione con l’Accademia di Alta Formazione Intrecci, che inizierà lunedì 24 ottobre e che avrà proprio l’obiettivo di formare i futuri Manager del Territorio.

Fra le prime motivazioni di viaggio verso il nostro Paese c’è, al primo posto, la ricerca di prodotti genuini, vino e cibo in zone autentiche con ritmi tranquilli. Per la valorizzazione dei territori italiani, tutti gli attori – pubblici e non – hanno un ruolo importante. Il miglioramento delle strutture ricettive e di accoglienza, la creazione di iniziative culturali e l’organizzazione di concerti, eventi, workshop, seminari sulle tradizioni locali, momenti di promozione e comunicazione hanno permesso una crescita dell’indotto turistico.
 
Per progettare uno sviluppo sostenibile e concreto, che preservi il territorio e le sue tradizioni ma allo stesso tempo promuova l’innovazione e una visione di lungo periodo, sono necessarie nuove e qualificate competenze. In questo processo i giovani possono giocare un ruolo da protagonisti, con il supporto di sistemi di istruzione flessibili e innovativi.
La qualità dei modelli formativi ne è un aspetto centrale: bisogna mettere le nuove generazioni nella condizione di potenziare i loro talenti, sfruttare le loro capacità e permettere loro di sperimentare qualcosa di diverso immaginando un futuro dalle grandi prospettive".
 
Ruggero Parrotto, direttore di Fondazione Cotarella nonché moderatore del workshop, ha introdotto Luigi Valentini, presidente Renaia, che raccoglie più 220 scuole delle regioni italiane sottolineando come "il potenziale della scuola è connesso ai territori e alle loro esigenze. Bisogna valorizzare la diversità. Per attrarre i giovani nelle scuole è necessario creare le condizioni per farli sognare e realizzare i loro sogni”.
 
Di turismo ha parlato Antonio Barreca, direttore Generale Federturismo, affermando che "Il mercato del lavoro post pandemia è molto diverso dal 2019. Mancano 300.000 lavoratori ma di questo esodo dal lavoro non si è ancora capito dove sta andando. Non siamo stati in grado di costruire un mercato del lavoro per i giovani. Oggi è necessario fare una formazione specifica con più competenze fluide per nuove professioni nel campo del turismo con tappe di crescita personale e professionale. Bisogna cercare nuovi mercati e un turismo alto livello che spende di più creando professioni ad hoc a seconda del territorio in cui si vuole operare".
 
Di scuola hanno parlato Cristiana Casaburo, dirigente scolastico IISACP di Orvieto, secondo cui "gli alberghieri sono considerati come una scuola dove si studia meno ed è più propenso al lavoro, ma la scuola non deve addestrare al lavoro ma formare. I docenti non sono preparati per lavorare insieme, per fare progetti e sconfiggere questa apatia emotiva dei ragazzi". 

E Lorella Monichini, dirigente scolastico IISS Majorana- Maitani di Orvieto per cui: "La collaborazione è fondamentale. Nel formare i ragazzi educhiamo alla bellezza e alla sostenibilità per guardare al futuro e le donne sono più sensibili a questi temi. Altro tema importante è la tecnologia e il digitale: l’80% dei turisti organizza il proprio viaggio sul digitale e si inizia a parlare di Metaturismo. Dobbiamo adeguarci ai cambiamenti e alle nuove richieste”.
 
Secondo lo chef Paolo Trippini, ambasciatore del gusto e patron L’Arcade, “il ristorante diventa l'involucro di tutto questo ed è importante per l'intera filiera. Un ragazzo di sala che sta a contatto con il cliente per più di due ore deve saper raccontare il territorio e fare da ponte per dare informazioni sulla città, i musei e i vari luoghi da visitare. Inoltre ci deve essere maggiore dialogo tra scuola e ristoranti perchè nella prima si imparano le basi e nel secondo il mestiere”.

Si inserisce Marta Cotarella, dirigente di Intrecci Alta Formazione: “Ascoltando i dirigenti mi rendo conto che Intrecci ha due aspetti positivi: da una parte l’accademia privata ha maggiori possibilità di muoversi, come per esempio poter cambiare programma didattico adattandolo alle esigenze del mercato, dall’altro avendo solo 25 ragazzi ogni anno ci permette di fare un lavoro sartoriale, li seguiamo passo passo con un coach e riusciamo a tirare fuori il meglio di ognuno di loro. Il bello dei ragazzi è che si compensano sulle carenze, si aiutano, lavorano insieme, fanno squadra senza temere il confronto. Tornando al turismo Intrecci e LUISS hanno deciso di creare nuove figure manageriale per tradurre in valore la bellezza del territorio (cultura, arte, patrimonio enogastronomico ecc) per creare nuove forme di turismo.
 
L’intervento di Roberto Tanganelli, commercialista, revisore legale dei conti moderati Confindustria Umbria sottolinea come "a Gubbio e in Umbria non ci sono ragazzi che lavorano nel ricettivo e non parlino più lingue. Le risorse capaci arricchiscono il territorio infatti la formazione è una leva importante per il turismo, così come è fondamentale la partnership tra pubblico e privato. Tutti i soggetti devono essere qualificati per dare valore al territorio, i ragazzi sono la forza delle aziende e oggi dobbiamo ispirarci a Olivetti mettendo al centro l’uomo, le competenze e le conoscenze per guardare al futuro".
 
Michela Sciurpa, amministratore unico Sviluppumbria, precisa che "in qualità di amministratore di Sviluppumbria mi sento in dovere di ascoltare le esigenze del territorio e recepire quello che serve per trasformarle in azioni concrete. Bisogna gestire strumenti e misure per lo sviluppo e sostegno delle imprese per creare opportunità e promozione del territorio. Questo è l’argomento centrale di oggi: la promozione del territorio e fare network! Oggi stiamo lavorando in ambito turistico su tre linee: UmbriaTourism; promozione di pacchetti turistici come, per esempio, cammini, ciclovie, turismo lento legato all’enogastronomia; creare eventi e fiere a livello nazionale e internazionale".

In chiusura il sindaco, Roberta Tardani, ha espresso un certo ottimismo sul futuro perché "da tre anni l’Umbria sta promuovendo tutti i territori nel suo complesso e a Orvieto abbiamo dovuto stare al passo con in tempi e sfruttare la piattaforma digitale della città per far arrivare il turista e aumentare la permanenza così da incrementare le esperienze. Non è un caso che Orvieto sia candidata a Capitale Italiana della Cultura 2025".

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