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"L'Umbria in Porchetta. Una regione e i suoi profumi tra tradizione e sapori, territorio e saperi"

giovedì 30 dicembre 2021

Non solo olio, vino, funghi e tartufi. Non solo pane, legumi e salumi. C'è, infatti, "L'Umbria dei Formaggi", da gustare attraverso immagini, note, consigli e ricette, e c'è "L'Umbria delle Carni", che guida alla riscoperta delle tradizioni identitarie legate a bovini e suini, soffermandosi sui valori nutrizionali e di gusto e offrendo pratici consigli per la scelta del taglio giusto, per la conservazione della carne e la sua preparazione, sia con tecniche base sia con ricette umbre o gourmet. Una pubblicazione fotografica "condita" da un vocabolario e da tante curiosità, proverbi ed usanze.

E ancora "L'Umbria dello Zafferano", l'oro rosso d'autunno che fiorisce a Città della Pieve ma non solo, "L'Umbria del Trasimeno, un velo d'acqua su un prato" secondo la definizione con cui lo storico dell'arte Cesare Brandi ha sintetizzato uliveti a perdita d’occhio, boschi verdissimi e morbide colline, a contorno di acque – quelle di un lago da gustare, anche attraverso i suoi pesci e prodotti agricoli a chilometro zero – che appaiono di colori diversi ad ogni ora del giorno, fino a "La Torta di Pasqua in Umbria. Tra ricette inaspettate, antichi mulini e vecchi forni".

A questi si aggiungono ora le 76 pagine de "L'Umbria in Porchetta". Sottotitolo scelto "Una regione e i suoi profumi tra tradizione e sapori, territorio e saperi", a racchiudere l'ennesima delle eccellenze agroalimentari regionali da valorizzare e far conoscere. Punta a questo il nuovo titolo della collana di volumetti realizzati da Promocamera, l'azienda speciale della Camera di Commercio che, negli ultimi anni, si è specializzata nella realizzazione di iniziative tese alla promozione del territorio e delle attività economiche in esso insediate.

Tra immagini, anche d'epoca, e vocaboli, anche dialettali, passando per cenni storici, ricette, abbinamenti, varianti – oltre al maiale, la lavorazione interessa anche la carpa, il coniglio, l'oca e il tacchino – non mancano riferimenti alle zone a più alta vocazione e ricordi legati a feste, fiere, riti ed eventi, sportivi e persino elettorali. Un ulteriore tassello, pensato per essere ampiamente fruibile – oltre che online all'indirizzo www.tipicamenteumbria.it/lumbria-in-porchetta/, a breve anche in versione cartacea e gratuitamente in Pdf – e dedicato ad un prodotto dall'ampia diffusione regionale.

E l'origine antica, attestato com'è in alcuni statuti comunali come quello perugino che ne regolava la vendita già nel 1279. Piatto povero e gustoso, affermatosi come street food, fino a varcare i confini regionali diventando piatto gourmet da apprezzare a temperatura ambiente, "la porchetta – scrive nell'introduzione il presidente della Camera di Commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroniè un alimento che si accompagna alla nostra storia ed un modo di raccontare il nostro piccolo mondo. Una modalità di fare festa, basta offrire un panino con la porchetta e si crea subito un'atmosfera allegra e rilassata".