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L'esperienza di "TRAMercato" al IX Convegno della Società Italiana di Antropologia Applicata

lunedì 13 dicembre 2021

Venerdì 17 dicembre, all’interno del IX Convegno della Società Italiana di Antropologia Applicata, in programma a Roma da mercoledì 15 a sabato 18 dicembre, l’esperienza di "TRAMErcato" sarà oggetto di analisi e riflessioni nel workshop dedicato, dal titolo "Nuovi ambientalismi tra neoruralismo e postagricolo. Visioni e pratiche polidisciplinari dell’esperienza TRAMercato".

Da un anno e mezzo, il mercato dei piccoli produttori, coltivatori e allevatori locali (una quarantina finalmente in rete) si è presentato ogni secondo sabato del mese ad Orvieto Scalo e, ad oggi, ha saputo entrare in discreta sintonia con le botteghe e i commercianti del quartiere; sta facendo qualche breccia nelle modalità di fare la spesa dei cittadini residenti. Ha innescato un percorso per la riqualificazione di un’area verde sottoutilizzata e marginale. Ed ha fatto esperienze interessanti anche in molti comuni dell’Alto Orvietano.

"TRAMercato - affermano da Trame di Comunità - è la parte visibile di quel complesso fenomeno sociale che a livello nazionale e internazionale si definisce neo-ruralismo. Cioè l’insieme di pratiche e di attenzioni verso l’agricoltura e il cibo, messe in atto da persone, per lo più giovani e altamente competenti, che danno vita ad un controesodo dalla città alla campagna e/o che resistono localmente all’attrazione esercitata dalle collocazioni professionali urbane.

Il neo-ruralismo è caratterizzato da piccole imprese agricole multifunzionali, reti di supporto e consumo, valorizzazione di nuove professionalità e/o recupero di saperi tradizionali, disintermediazione della catena produzione-consumo. In relazione alle problematiche sociali di aree geopolitiche simili all’Orvietano, il neo-ruralismo viene considerato estremamente rilevante: la rigenerazione dei modelli di produzione che propone li rende capaci di  servizi ecosistemici necessari al buon governo del territorio e del paesaggio;  l’innovazione sociale che li accompagna induce afflussi di popolazione a contrasto del depauperamento demografico e dei suoi effetti disgregativi.
 
Il workshop sarà l’occasione per riflettere su vari argomenti, per esempio:
- il posizionamento dell’economia neorurale e delle reti alternative del cibo nel sistema alimentare locale: microeconomia interstiziale o asse di sviluppo territoriale?;
- le dinamiche culturali tra componenti neorurali e borghesi della comunità e il rinnovamento dei mosaici  esistenziali e sociali che si compongono;
- la veicolazione pervasiva di buone pratiche di consumo consapevole;
- la riattualizzazione dei rapporti città-campagna con il ruolo cerniera delle periferie tra la rupe, la piana del Paglia e le colline del territorio;
- le forme di confronto nello spazio pubblico, e l’assunzione di ruolo tra associazionismo di base, istituzioni e enti pubblici;
- la definizione delle politiche di sviluppo territoriale e la coprogrammazione di obbiettivi e metodi alla luce dei nuovi protagonismi sociali e della cura dei beni comuni".
 
"Contiamo - concludono dal Direttivo - di acquisire un importante repertorio di spunti e di suggerimenti che riporteremo ad Orvieto sotto forma di dibattito cittadino e di proposte di accordi per un concreto progetto di crescita territoriale e sviluppo di comunità".
 

 
 

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