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Slow Food Italia elegge il nuovo Consiglio Direttivo. Federico Varazi è vicepresidente

martedì 6 luglio 2021
di Alessandra Cannistrà – Condotta Slow Food Orvieto

Come fiduciario della Condotta Slow Food di Orvieto ho partecipato, tra i ben 750 delegati presenti fisicamente o, come me, collegati via web, al X Congresso di Slow Food Italia che si è svolto a Genova nello scorso fine settimana sotto l’insegna La sfida di un destino comune. E’ stato davvero motivante seguire i lavori serrati dell’assemblea impegnata a far sì che Slow Food si rinnovi e conformi sempre più a una rete globale che sostenga tutte le comunità del cibo buono, pulito, giusto e per tutti.

Con il contributo dei delegati si sono messi a fuoco obiettivi e azioni concrete, determinanti per il futuro, tra le tante una mi è sembrata davvero necessaria e cioè: rivalutare e migliorare la qualità del cibo nelle mense scolastiche sostenendo le produzioni locali e tutelando così la biodiversità. Ambiti di attività che si vanno ad aggiungere a quelli che da sempre identificano Slow Food e il sistema delle Condotte, ovvero: i Presidi i prodotti dell’Arca del Gusto, i Mercati della Terra, i Cuochi dell’Alleanza e gli Orti in Condotta.
 
Anche Orvieto è parte di tutto questo, anzi la sua Condotta ha contribuito ad annodare le prime trame di questa incredibile rete internazionale e a definirne la missione. Nei suoi quasi 30 anni di storia che festeggeremo nel 2022, Orvieto ha lavorato molto e bene, tanto che nel 1997 fu scelta per ospitare il II Congresso mondiale di Slow Food.

In molti ambiti di azione dell’associazione ha concretizzato idee e progetti importanti. Resta nella memoria collettiva la mitica invenzione di “A spasso con gusto”, uno straordinario evento enogastronomico e culturale che ha precorso i tempi. E’ tuttora vivacemente attiva in città la realtà degli Orti in condotta come dimostra la Scuola Primaria Erminia Frezzolini di Orvieto Sferracavallo da anni impegnata ‘sul campo’ e senza soluzione di continuità.

E Orvieto ha anche un suo Presidio Slow Food, ottenuto nel 2018 all’esito di un faticoso quanto fondativo percorso, ed è il delizioso Fagiolo secondo del Piano; mentre nell’Arca del Gusto Slow Food figura come prodotto identitario della tradizione la “lumachella dell’orvietano”.

Oggi la Condotta lavora a fianco di tante associazioni, realtà diverse tra loro ma tutte impegnate sul territorio a declinare in modo autonomo e originale gli stessi valori che Slow Food sintetizza in “cibo buono, pulito, giusto e per tutti”, valori comuni che hanno dato veramente forma a una comunità e a un progetto sociale, quello di TRAMErcato, vera e portentosa novità di questo difficile periodo di emergenza durante il quale è anzi cresciuta e maturata.
 
Ma tornando al X Congresso da poco conclusosi a Genova, Slow Food ne esce rinnovato, in primo luogo nello Statuto che ne delinea il profilo di APS in aderenza alla normativa del Terzo settore, ma soprattutto negli organi di governo e in particolare nel nuovo Consiglio Direttivo che l’associazione ha eletto e che per i prossimi 4 anni ne segnerà la strada. E lo ha fatto attingendo alla giovane generazione di attivisti a cui Carlin Petrini consegna il testimone.

Una grande, e direi esaltante, novità è che Slow Food ha per la prima volta nella sua storia un presidente donna: è Barbara Nappini toscana, da oltre dieci anni impegnata in SF e fondatrice dell’associazione Il Grano e le Rose che organizza attività rivolte a uno stile di vita sostenibile e responsabile. Ma un’altra notizia, per noi umbri particolarmente importante ed emozionante, è che tra gli altri 4 componenti che saranno alla pari tutti vicepresidenti, oltre a Roberta Billitteri dalla Sicilia, Giacomo Miola campano e Raoul Tiraboschi lombardo, c’è Federico Varazi da anni impegnato in Slow Food oltre che professionalmente come coordinatore di un gruppo di ricerca della Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana e altri progetti di divulgazione scientifica.
 
Federico è nato ad Amelia ma vive, con la sua famiglia, a Orvieto e è parte attiva del direttivo della Condotta Slow Food di Orvieto, anzi ne è punto di riferimento, nonostante gli incarichi a livello nazionale degli ultimi tempi. Con Federico si rinsalda quello speciale legame tra Orvieto e Slow Food, una lunga storia che continua e che può rinnovarsi con l’aiuto e l’impegno di tutti coloro che vogliono e vorranno farne parte.

L’elezione di Federico Varazi ai vertici di Slow Food Italia rende orgogliosi tutti gli attivisti e gli amici umbri che lo conoscono e collaborano con lui. Soprattutto leggendo quanto ha dichiarato il neo-eletto Consiglio Direttivo, che riportiamo in chiusura come segno di condivisione e come strada da percorrere insieme nei prossimi quattro anni:

«Il nostro è prima di tutto un gruppo di lavoro che farà dell’unione, del senso di appartenenza, dell’essere comunità la propria forza. Un gruppo di donne e uomini, ognuno con il proprio percorso di vita, che ha fatto tesoro delle riflessioni scaturite da un momento di grave difficoltà e incertezza: per noi, le nostre famiglie, per l’Associazione e per l’umanità intera», «Non abbiamo uno slogan e abbiamo scelto di mettere i nostri valori a garanzia del nostro impegno.

Valori come l’equità, la giustizia sociale e i diritti degli ultimi, la difesa dei beni comuni. Valori primari che nascono dai temi condivisi e costruiti in anni di attivismo. Sappiamo che non possiamo rimanere soli, al contrario dovremo stabilire relazioni, costruire ponti, creare partecipazione e dare valore all’interdipendenza, per moltiplicare la forza delle nostre azioni ed essere pronti ad affrontare le sfide attuali. Non facciamo politica: siamo politica, perché siamo convinti che le azioni ispirate dal sentimento siano l’unica speranza per il nostro futuro».
 
Cosa dice di sé Federico Varazi:
Della passione per la scienza ho fatto un “mestiere” costruendo in più di venti anni un profilo professionale diversificato che vanta esperienze lavorative per enti pubblici e collaborazioni con importanti istituti di ricerca italiani. Ho realizzato musei, mostre interattive ed eventi scientifici in tutta Italia. Fondamentale l’esperienza, dal 1997 ad oggi, con Paco Lanciano. Dal 2002 sono il responsabile scientifico del “Geolab” - Museo laboratorio di Scienze della Terra di San Gemini (TR).

Nel 2004 consulente della Regione dell’Umbria per la promozione del “Sistema museale regionale” e dal 2006 ideatore e coordinatore della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica in collaborazione con l'INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con la Protezione Civile Regione Umbria. Dal 2009 ho l’incarico come direttore scientifico del Museo dell'Energia di Ripi (FR) compreso nel sistema museale tematico naturalistico della Regione Lazio.

Nel 2013/2014 ho coordinato il progetto denominato “Approccio multidisciplinare al sito archeologico di Carsulae ai fini della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale” in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria. Sono ideatore del “Gustascienza”, il primo festival della scienza e del cibo presentato nel 2015 a Expo Milano in collaborazione con la Regione Lazio e la Camera di Commercio di Frosinone.

Nel 2013/2014 ho ideato l'installazione multimediale “Germanico racconta” in occasione dei cinquanta anni dalla scoperta della statua bronzea del Germanico, conservata al Museo Civico Archeologico di Amelia. Dal 2017 coordino la mostra “The World of Dinosaurs” di Wonderworld Entertainment. Mostra itinerante ludico-didattica con oltre 50 modelli di dinosauri a grandezza naturale. Attualmente ho ricevuto l’incarico professionale dal Comune di Pergola (PU) per la progettazione dell’installazione multimediale “I Bronzi di Cartoceto raccontano la Città di Pergola”.