"Coro" di Orvieto finalista del Prix Versailles 2025 che celebra l'architettura nella ristorazione

All’interno di una chiesa sconsacrata del XVI secolo, nel cuore di Orvieto, prende vita il progetto "Coro", una realtà ristorativa fine dining capace di coniugare architettura, identità e racconto. In poco più di un anno dalla sua apertura ha ricevuto due Forchette dalla Guida Gambero Rosso ed il riconoscimento The Fork Awards come finalista tra le Migliori Aperture del 2024. Oggi viene riconosciuto a livello internazionale e mondiale con il Prix Versailles 2025, premio patrocinato da UNESCO e Nazioni Unite.
Lo scopo di questo titolo è celebrare progetti architettonici distintivi per estetica, impatto culturale e sostenibilità intelligente. Ogni anno seleziona i “World’s Most Beautiful Restaurants” tra le nuove aperture a livello globale e "Coro" è stato candidato e riconosciuto ad entrare nella lista delle 16 strutture mondiali meritevoli di tale appellativo per la lista 2025, riconoscendo l’equilibrio tra spazio, funzione sociale ed identità visiva. Tra i 16 ristoranti citati, quello di Orvieto è l’unico italiano e a dicembre, grazie a questo primo passaggio, parteciperà come finalista all’assegnazione di tre potenziali titoli mondiali: Prix Versailles, Menzione Interno e Menzione Esterno.
Come accennato, "Coro" si trova nel centro storico di Orvieto, in una chiesa sconsacrata restaurata dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva. Volte alte quasi dieci metri, luce naturale, legno, tufo e silenzio si coniugano: un luogo dove l’architettura non è una scenografia, ma una parte pulsante del racconto, capace di fondere solennità ad intimità. Dove ogni dettaglio esprime senso e coerenza. Il ristorante che abita queste preziose mura è frutto di una visione congiunta dei suoi co-titolari: lo chef Ronald Bukri ed il direttore di sala Francesco Perali.
I due, avendo già gestito assieme "L'Osticcio" a Montalcino, hanno sviluppato un forte affiatamento e intesa ed hanno continuato a collaborare offrendo ognuno la propria esperienza e pensiero. Il risultato della loro ricerca è una realtà capace di coniugare cucina, servizio, accoglienza, architettura e cultura, creando un’armonia immediata, essenziale e viva. Ronald Bukri nasce nel 1987 in Albania e cresce in Italia. Nella sua carriera vive importanti esperienze in cucine stellate tra Europa ed Oceania e ad oggi presenta una cucina di stampo estremamente personale fatta di essenzialità, tecnica ed esperienza. Riassumendo il tutto in un termine: una cucina che nasce dalla consapevolezza del gesto.
"La memoria dà profondità, l’invenzione dà forma" così Bukri racconta una cucina fondata sull’essenzialità, sul gesto e sull’ascolto del sapore. Mai estetizzante, mai eccessiva, sempre consapevole: una sintesi tra radici e tensione creativa. Francesco Perali nasce ad Orvieto ed è lì, dopo anni spesi via di casa per approfondire la propria professionalità, che porta Ronald per mettere le radici del loro ristorante. Ad oggi imprenditore e direttore di sala, fa dell’accoglienza la propria punta di diamante e guida il progetto per far sì che sia coerente con la propria visione.
Il nome del ristorante, una liasion di Frances(Co) e (Ro)nald, è anche una dichiarazione di intenti: un coro, un’armonia, un tempo condiviso. L’esperienza Coro si articola in tre menu degustazione "alla cieca":
- Coro Ardente – 4 portate, fuoco, brace, intensità tra elementi vegetali, di terra e di mare.
- Coro Armonico – 6 portate, equilibrio tra le corse più rappresentative della stagione.
- Coro Libero – 10 portate, un’immersione totale nella visione e creatività dello chef.
A disposizione anche la possibilità di scelta dal menù stagionale à la carte. "Coro non è solo il risultato di un’architettura ben condotta. È uno spazio che ha trovato la sua forma definitiva attraverso il lavoro quotidiano di chi lo abita. Da quando ha aperto, Coro è diventato un luogo di presenza viva; un ristorante che respira attraverso il gesto, la cura, l’accoglienza. Il servizio, l’atmosfera, l’attenzione al ritmo e alla luce: tutto partecipa a una liturgia laica, concreta, sobria e autentica" affermano Ronald Bukri e Francesco Perali.
Per ulteriori informazioni:
www.cororistorante.it

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