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Ultimo Comitato di sorveglianza del PSR 2014-2022. "Grandi investimenti, sinergie e interventi mirati"

venerdì 17 ottobre 2025

Si è svolta venerdì 17 ottobre, a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago, la riunione del Comitato di sorveglianza del PSR 2014-2022 relativa allo stato di attuazione del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria. Si tratta dell’ultimo appuntamento relativo a questa programmazione comunitaria che lascerà il posto al CSR (Complemento di sviluppo rurale) 2023-2027. Si chiude così un percorso che ha visto l’Umbria protagonista a livello nazionale nell’impiego delle risorse europee in agricoltura, con un investimento complessivo di 1,216 miliardi di euro. Di queste risorse, al momento, restano da spendere, come ha spiegato l’Autorità di gestione del PSR Umbria, Graziano Antonielli, circa 50 milioni di euro che dovranno essere liquidati entro la fine dell’anno. 

La riunione del Comitato di sorveglianza è iniziata con i saluti del sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico, che ha poi lasciato la parola all’assessore regionale alle Politiche agricole, Simona Meloni che ha aperto i lavori dell’appuntamento lacustre svolto alla presenza del rapporteur del PSR Umbria Emanuel Jankowski, delle associazioni di categoria del mondo agricolo, di Riccardo Passero della Direzione generale dello sviluppo rurale del MASAF, degli stakeholders del settore e, in collegamento, dei membri della Commissione europea.

"Abbiamo una fotografia dello stato di attuazione del PSR che ci consegna un importante risultato per l’Umbria: l’impegno totale delle risorse a disposizione e una piccola parte, residuale, in fase di pagamento e che contiamo di chiudere nei tempi previsti. Per questo voglio ringraziare la struttura e gli uffici che hanno fatto e continuano a fare un grande lavoro - ha spiegato l’assessore Meloni -. Con il PSR in Umbria sono state fatte scelte importanti per il settore agricolo e su cui noi abbiamo voluto spingere ulteriormente, penso al nostro primo bando sull’insediamento dei giovani che è stato pensato per permettere ai nostri ragazzi di fare impresa, avere un reddito e scegliere di restare a vivere in Umbria. Questo è un tema centrale oggi e per il futuro: far sì che chi fa impresa agricola possa garantirsi un reddito adeguato per sé e la sua famiglia”.

L’agricoltura umbra è “viva e vivace”, ha aggiunto Meloni, che ha sottolineato la continua interlocuzione con le associazioni di categoria per “proseguire un percorso di programmazione efficiente ed efficace in cui vogliamo mettere al centro la semplificazione burocratica”. “Non ci sfugge che i cambiamenti del mondo stanno mettendo a dura prova il settore agricolo - ha proseguito Meloni -. Noi abbiamo avuto la possibilità e capacità di spendere quasi tutte le risorse. Ora sforzo ulteriore per chiudere questa partita entro l’anno e guardare avanti. L’Umbria è una regione che ha saputo intercettare tante risorse ma ha un organico che va ulteriormente sostenuto per non perdere un euro delle risorse europeo perché ogni euro che va alle imprese agricole è una barriera allo spopolamento delle nostre aree interne, un elemento di tutela del paesaggio, un collante per le comunità”. 

L’assessore Meloni, dopo aver ribadito che lo sviluppo rurale passa anche per la promozione dell’agroalimentare e per la sinergia col settore turistico, ha lanciato infine la sfida per il futuro: “Serve una convergenza di intenti e un lavoro congiunto perché con la nuova programmazione le risorse saranno minori e anche la nuova PAC, nonostante il grande lavoro che stiamo facendo, prevede un taglio dei fondi che ci preoccupa - ha detto Meloni -. Dobbiamo essere in grado di non disperdere risorse, convogliarle verso interventi strategici e impegnarci affinché gli investimenti possano trasformare la nostra agricoltura in chiave di sostenibilità e innovazione”. 

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