Uomini in piazza. "La nostra maschilità non è quella violenta e sessista del sindaco Bandecchi"

Il Comitato Ternano Uomini contro la Violenza sulle Donne aderisce alla manifestazione cittadina di sabato 4 ottobre indetta per chiedere le dimissioni del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi.

"Lo facciamo - spiega in una nota - perché sentiamo una responsabilità diretta e non più delegabile. In quanto uomini, non possiamo rimanere in silenzio di fronte a un rappresentante delle istituzioni che ha fatto del machismo tossico, della violenza verbale e della misoginia la sua cifra politica e comunicativa. Il suo modello di mascolinità, basato sulla prevaricazione e sul disprezzo, non ci rappresenta e lo combattiamo.

Le parole del sindaco non sono mai 'gaffe' o 'scivoloni', ma l'espressione coerente di una cultura patriarcale che è la radice stessa della violenza di genere. L'ultima frase in ordine di tempo – 'sono tutte femmine in questa c***o di città', usata per delegittimare l'opposizione – è un esempio da manuale: chi non si allinea al suo potere viene "declassato" a femminile, in una logica che disumanizza le donne e allo stesso tempo impone agli altri uomini un continuo test di virilità. È un ricatto che conosciamo bene e che rifiutiamo.

Il silenzio degli uomini di fronte a tutto questo è una forma di complicità. Permette a questa cultura tossica di prosperare, normalizzando l'idea che un uomo, soprattutto se di potere, possa insultare, umiliare e aggredire verbalmente senza conseguenze.

Per questo saremo in piazza. Per dire che esiste un modo diverso di essere uomini. Un modo basato sul rispetto, sulla responsabilità e sul coraggio di rompere il silenzio. Per affermare che Terni merita di meglio e che la lotta contro la violenza sulle donne è una lotta che riguarda prima di tutto noi uomini. Invitiamo tutti gli uomini che non si riconoscono in questo modello a unirsi a noi. Ci vediamo il 4 ottobre".