politica

Piccoli Comuni, un'agenda per il controesodo. Strategie per il futuro delle Aree Interne

venerdì 19 settembre 2025

Si è tenuto giovedì 18 settembre a Paciano un incontro promosso da Anci Umbria per discutere del "Ruolo dei Piccoli Comuni umbri nelle strategie per il futuro delle Aree Interne", ovvero 59 sui 62 presenti che coprono gran parte del territorio regionale. Dopo i saluti del sindaco di Paciano, Luca Dini, e del sindaco di Polino, Remigio Venanzi, coordinatore dei Piccoli Comuni Anci, il presidente Anci Umbria Federico Gori, sindaco di Montecchio, ha aperto il dibattito al quale sono intervenuti Valentino Filippetti, sindaco di Parrano, e Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia.

Sono seguite le comunicazioni dei capofila delle cinque Aree Interne dell’Umbria: Orvietano, Valnerina, Eugubino, Cascia e Trasimeno. Il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, coordinatrice delle Aree Interne per Anci ha sottolineato l’importanza di questa misura. "L'Orvietano - ha sottolineato - è stata un'esperienza pilota, pagando gli scotti delle prime esperienze, ma sicuramente ha prodotto progetti e risultati positivi. Tra le criticità, la spinta alla frammentazione e un'eccessiva burocraticità. Al tempo stesso il lavoro e la collaborazione inter-istituzionale hanno prodotto esperienze estremamente positive come il progetto Insieme dove si sono programmate congiuntamente le risorse del Ferst e di Fse Plus. Concretamente tenendo insieme la ristrutturazione degli immobili e la loro gestione puntando ad un coinvolgimento civico e intergenerazionale".

Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, ha ripreso il tema dell'eccessiva burocratizzazione proponendo di lavorare per un maggiore protagonismo dal basso che porti anche dei cambiamenti nelle politiche comunitarie. L’obiettivo è quello di dare maggiore liberta per le iniziative dei cittadini, soprattutto giovani. Secondo il primo cittadino la cosa piu importante è quella di utilizzare l’occasione delle Aree Interne per realizzare una maggiore collaborazione e coesione tra gli enti e guadagnare una visione piu ampia del futuro.

Le conclusioni sono state tratte da Simona Meloni, assessora regionale che tra le sue deleghe ha proprio quella alle Aree Interne, che ha riconosciuto come dopo quindici anni la stessa impostazione, molto valida, voluta dall'allora ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca abbia bisogno di aggiustamenti non nel segno del quarto criterio della nuova strategia SNAI che ipotizza di lasciare al proprio destino i Comuni piccoli con un forte decremento demografico.

Viceversa la Regione Umbria ha messo in campo un insieme di misure tese a tutelare e valorizzare tutto il territorio. Innanzi tutto stanziando 61 milioni di euro per le cinque Aree Interne. Per ora solo due (Orvietano e Valnerina) hanno chiuso la progettazione, ma entro l’anno partiranno anche le altre tre. L’obiettivo è quello di consolidare l’idea che in Umbria si viva bene.

I risultati strepitosi sulle presenze turistiche del 2025 lo confermano. Si è passati da 1,5 giorni di presenze a 3 giorni. La campagna "Vivi l'Umbria in tutti i sensi" sta dando i primi risultati invitando a vivere la regione non solo come turisti, ma anche come residenti. Per rafforzare questo messaggio la Regione sta predisponedo un'iniziativa che si chiamerà "Valorizzare l'Umbria diffusa" che concretamente darà risposte in questa direzione.

 

"Azioni concrete e volontà di collaborare insieme per il futuro dei Piccoli Comuni e delle Aree Interne"

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