Civitas: "La Corte dei Conti smaschera la sinistra"

Le bugie hanno le gambe corte: la relazione della Corte dei Conti sul rendiconto della Regione smaschera le balle che la sinistra al governo dell’Umbria ha detto senza vergogna sui conti della sanità: i giudici contabili attestano che non esiste alcun buco di 243 milioni di euro. Anzi, non esiste alcun buco! Di fronte a questa dichiarazione da parte di un organo costituzionale ed indipendente, si smascherano in maniera palese le fandonie che per mesi la sinistra ha usato, non solo per mettere in cattiva luce la precedente maggioranza di centro destra, ma per dare una motivazione e legittimazione all’aumento esponenziale dell’addizionale Irpef regionale che tanto farà male alle famiglie ed alla imprese umbre.
Il balletto delle cifre sul fantomatico buco nel bilancio della sanità umbra si è rivelato un boomerang per la Giunta Proietti: si voleva dimostrare il fallimento della politica del centro destra in materia sanitaria ed invece i giudici contabili hanno accertato il contrario, certificando che la Giunta Tesei ha lasciato i conti della sanità in ordine. Ma il vero capolavoro la sinistra l’ha messo in atto giustificando l’aumento delle tasse con l’inesistente buco di bilancio, facendo passare tutti gli umbri per fessi. Hanno mentito sapendo di mentire, dimostrando di essere un manipolo di bugiardi e palesando che l’unica ragione che li tiene insieme è il tartassare ed impoverire famiglie ed imprese.
Un comportamento imbarazzante da parte della sinistra regionale, eguagliato dalla sinistra locale allorquando in Consiglio Comunale i consiglieri del Pd hanno sostenuto che i conti della sanità regionale lasciati in eredità dal centro destra risultavano un colabrodo, oltre a giustificare ed approvare l’aumento delle tasse regionali. In linea con i loro capi in Regione, anche loro dicevano il falso, tanto che la Corte dei Conti li ha smascherati tutti.
Da ultimo rileviamo un fatto di una gravità assoluta: la pesantissima manovra sull’aumento dell’addizionale regionale parte dal 1 gennaio 2025 ed ha quindi validità retroattiva rispetto a quando è stata approvata. Ad oggi, e siamo a più di metà anno, sui redditi degli umbri la stangata ancora non c’è stata: pertanto, quando verrà materialmente addebitato l’aumento dell’addizionale irpef non sarà spalmato su tutto l’anno ma sarà compresso in cinque mesi, danneggiando ancora più pesantemente i redditi di famiglie ed imprese. Questa è la sinistra quando governa raddoppia il numero delle liste di attesa e raddoppia anche le tasse.
Gruppo Consiliare Civitas

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.