Piano socio-sanitario territoriale: Anci Umbria e i Comuni capofila partecipano alla condivisione del progetto regionale

Dare vita ad un Piano socio-sanitario territoriale della Regione Umbria condiviso con i sindaci, assessori e dirigenti alle politiche sociali dei Comuni capofila delle dodici zone sociali. Con questo obiettivo è stato organizzato un incontro, che si è tenuto martedì 1° luglio a Palazzo Broletto a Perugia, per una prima condivisione delle strategie regionali, a cui hanno partecipato i rappresentanti di Anci Umbria, la direttrice salute e welfare della Regione Umbria, Daniela Donetti, e alcuni membri del gruppo di lavoro regionale, tra cui Valentina Battiston, dirigente del Servizio programmazione della rete dei servizi sociali, integrazione socio-sanitaria della Regione Umbria, ed Emilio Paolo Abbritti, direttore del Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1.
"Esprimo soddisfazione per questo importante momento di confronto - ha dichiarato Federico Gori, presidente di Anci Umbria - che considero un segnale concreto di un metodo di lavoro partecipato, capace di valorizzare l’ascolto e l’attenzione verso i territori. È evidente come la Regione Umbria, insieme alla direttrice della Direzione Salute e Welfare, Daniela Donetti, abbia scelto di intraprendere un percorso di costruzione condivisa, in cui i Sindaci e le amministrazioni locali sono coinvolti in modo attivo e responsabile.
Questa impostazione ci consente di affrontare con maggiore efficacia le criticità che le nostre comunità si trovano a vivere quotidianamente in ambito socio-sanitario. Al tempo stesso, rappresenta uno stimolo a costruire insieme strumenti e percorsi che incideranno in maniera concreta sulla qualità della vita dei cittadini umbri. Numerosi sono stati, inoltre, gli elementi di natura sociale emersi durante il confronto che, integrati alla componente sanitaria, ci offrono una prospettiva di crescita culturale. Un’evoluzione che può guidarci verso un approccio più innovativo, coerente e integrato nell’affrontare tematiche complesse legate alla presa in carico e alla cura della persona, nella sua interezza e dignità".
Il Piano socio-sanitario territoriale, che si inserisce all’interno del Piano socio-sanitario regionale 2025-2030, mira a colmare il vuoto programmatico che caratterizza il sistema sanitario umbro dal 2009, quando fu approvato l'ultimo Piano sanitario. La novità principale è l'approccio integrato socio-sanitario, reso necessario dalle trasformazioni imposte dalla pandemia e dall'evoluzione dei bisogni della popolazione.
"Il metodo di lavoro individuato dalla Giunta Regionale e dalla dirigente Donetti è corretto, in quanto prevede una reale partecipazione dei territori e del terzo settore, che sono i reali protagonisti. Bene anche che si parli di Piano socio-sanitario, questione primaria per i Comuni, la cui mancanza di integrazione viene sofferta. Ottima, infine, l’impostazione per cui le Case della Comunità diventeranno dei veri e propri luoghi di riferimento per i territori", ha rimarcato anche Costanza Spera, coordinatrice della Commissione Welfare di Anci Umbria.
L'incontro segna l'avvio del confronto istituzionale che precederà la fase di partecipazione territoriale più ampia. Nel corso dell’iniziativa i sindaci e i vari rappresentanti di Anci Umbria hanno sottolineato l'importanza della massima partecipazione dei rappresentanti comunali, considerato il ruolo centrale che i territori dovranno svolgere nell'attuazione delle politiche socio-sanitarie regionali. Il Piano si inserisce in una strategia più ampia che punta al potenziamento della prevenzione, al rafforzamento delle cure domiciliari, alla telemedicina e allo sviluppo delle Case e degli Ospedali della Comunità, con particolare attenzione alle sfide dell'invecchiamento della popolazione e della crescita della cronicità.

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