politica

Pd: "Defibrillatori fantasma e mappe turistiche: la sindaca liquida tutto come un refuso"

mercoledì 2 luglio 2025

Durante l’ultimo Consiglio Comunale, la sindaca Tardani è stata interrogata sulla presenza, fino a tempi recentissimi, sulle mappe turistiche ufficiali, delle postazioni dei defibrillatori pubblici e del logo "Città Cardioprotetta". La sua risposta ha lasciato interdetti: secondo la prima cittadina, si tratterebbe semplicemente di un "refuso".

Una spiegazione che suona come un’evidente minimizzazione, se si considera che quelle mappe – distribuite dagli uffici informativi e turistici per anni – indicavano l’esistenza di presìdi salvavita, molti dei quali in realtà non funzionanti o rimossi da tempo. A rendere ancora più inverosimile la giustificazione, un dettaglio significativo: le mappe in questione riportano l’immagine di “Anna”, la mascotte in realtà aumentata lanciata nel giugno 2021.

È quindi lecito dedurre che il materiale sia stato prodotto, stampato e diffuso almeno a partire da quella data. Parliamo dunque di un presunto “refuso” che si è protratto per oltre tre anni, attraversando ristampe, aggiornamenti e campagne di comunicazione, senza che nessuno – nemmeno la sindaca, che detiene direttamente la delega al Turismo – se ne sia mai accorto. E questo nonostante la questione dei defibrillatori “fantasma” fosse già emersa nel 2022, in seguito a un decesso per arresto cardiaco in un bar del centro storico, e tornata d’attualità nel novembre 2023, quando – davanti alle telecamere di "Striscia la Notizia" – la stessa sindaca si era impegnata pubblicamente a ripristinare la rete cittadina dei DAE.

Eppure, anche dopo quella promessa solenne, le mappe continuavano a raccontare una realtà che non esisteva. Una città “cardioprotetta” solo sulla carta. Letteralmente. Per fare piena chiarezza, e per evitare che anche la verità venga derubricata a banale errore di stampa, presenteremo una formale richiesta di accesso agli atti. Vogliamo conoscere le date esatte delle forniture e delle ristampe del materiale informativo, per ricostruire con precisione la cronologia di questa vicenda. 

In conclusione, non siamo di fronte a un semplice disguido grafico o a un indirizzo sbagliato. Stiamo parlando della comunicazione pubblica, ufficiale, con cui si raccontava di garantire ai cittadini e ai visitatori una rete attiva ed efficiente di defibrillatori. Liquidare tutto come un “refuso” non solo è scorretto, ma suona come un tentativo poco elegante di eludere una responsabilità politica e istituzionale. Una leggerezza che un sindaco – per di più nella sua veste di massima autorità sanitaria locale – non dovrebbe permettersi.

Gruppo Pd

Defibrillatori, la risposta del sindaco all'interrogazione del gruppo Pd

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