"Una Comunità Energetica solo comunale? Si può fare, è una grande occasione per Orvieto"

Proposta Civica Orvieto rilancia l’idea di una CER a guida pubblica per ridurre la spesa energetica e sfruttare i nuovi bandi regionali sull’efficienza e il fotovoltaico. In un momento in cui la crisi climatica e i costi dell’energia mettono a dura prova cittadini e amministrazioni, esistono strumenti già pronti e attuabili per affrontare con concretezza la transizione ecologica. Uno di questi è la Comunità Energetica Rinnovabile (CER): un modello che permette a più soggetti di condividere energia prodotta da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, massimizzando l’autoconsumo e beneficiando di incentivi statali e regionali.
Molti pensano che una CER debba coinvolgere per forza cittadini o aziende. In realtà, il Comune può costituire da solo una CER, diventandone promotore e unico beneficiario iniziale. È proprio su questa idea che si basa la mozione presentata da Proposta Civica Orvieto, per avviare una CER comunale che metta subito a frutto gli spazi e le strutture pubbliche disponibili. Una CER comunale è una forma semplificata di Comunità Energetica, in cui il Comune installa (o utilizza) impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, ad esempio scuole, municipi, palestre, e condivide l’energia prodotta con le proprie utenze, come l’illuminazione pubblica, gli uffici comunali o gli impianti sportivi.
Non servono nuovi cavi o reti: l’energia viene condivisa virtualmente, grazie ai contatori elettronici già esistenti, purché le utenze si trovino sotto la stessa cabina primaria (cioè una specifica area della rete elettrica, di solito coincidente con una parte del territorio comunale). L’energia prodotta e autoconsumata genera un duplice vantaggio:
- risparmio diretto sulle bollette comunali
- incentivi economici dal GSE (fino a €110/MWh di energia condivisa)
Una scelta strategica (e ora anche finanziabile). Avviare una CER solo comunale ha diversi vantaggi:
- il Comune controlla direttamente le utenze e gli immobili
- si può partire rapidamente, senza attendere adesioni esterne
- si creano risparmi strutturali nel bilancio pubblico
- si pongono le basi per futuri allargamenti alla cittadinanza
Ma soprattutto, oggi è concretamente finanziabile, grazie ai nuovi bandi regionali. La Regione Umbria ha attivato due strumenti fondamentali:
- il Bando FSC, che prevede contributi per impianti fotovoltaici e impianti di accumulo su edifici pubblici, con l’obbligo di costituire o aderire a una CER
- il Bando FESR II Edizione, che finanzia interventi di efficientamento energetico e produzione da fonti rinnovabili, premiando con punteggio aggiuntivo i progetti che prevedono la creazione di una Comunità Energetica
Entrambi i bandi sono aperti agli enti pubblici, tra cui naturalmente rientra il Comune di Orvieto, e prevedono coperture fino al 100% delle spese ammissibili.
Proposta Civica Orvieto ha recentemente presentato una mozione che va proprio in questa direzione: realizzare nuovi impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici idonei e avviare la costituzione di una CER a guida comunale, in modo da cogliere le opportunità regionali e nazionali oggi disponibili.
È una proposta concreta, realizzabile e già percorsa da altri Comuni umbri. È anche un modo per ridurre la dipendenza energetica, abbattere i costi della pubblica amministrazione, dimostrare responsabilità ecologica e dare un segnale forte alla cittadinanza.
Luca Ciuco,
Proposta Civica Orvieto

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