politica

Dipendenze, "intercettare i segnali precoci è essenziale per promuovere un percorso di prevenzione"

giovedì 26 giugno 2025

Ha ripreso le attività l’Osservatorio sul fenomeno delle dipendenze della Zona sociale n.12 presieduto dall’assessore alla Politiche sociali del Comune di Orvieto, Alda Coppola. Nei giorni scorsi, come annunciato, nella Sala Consiliare del Comune, si è tenuta la prima riunione dopo le nomine approvate in consiglio comunale dei membri del Comune di Orvieto che hanno completato la nuova composizione dell’Osservatorio.

Ne fanno parte i rappresentanti del Serd del Distretto sanitario di Orvieto e del Servizio di Promozione della Salute dell’Asl Umbria 2, del Commissariato di Pubblica Sicurezza, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Casa di Reclusione, i dirigenti scolastici, i consiglieri nominati dal Comune di Orvieto e dai Comuni della Zona Sociale n.12, le associazioni del Terzo Settore e la Comunità Terapeutica "Lahuen".

“Fondamentale per tutti i partecipanti al tavolo – ha detto la presidente della II commissione consiliare e membro di diritto dell’Osservatorio, Beatrice Casasole – è ricreare il senso di comunità, sostenere azioni che vadano incontro alla popolazione esposta al rischio delle dipendenze patologiche e fare rete al fine di poter affrontare l’argomento dipendenze in maniera completa”.

“In questa direzione la Zona Sociale n. 12, in collaborazione con il Serd dell'Usl Umbria 2 – ha affermato la responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Orvieto, Claudia Cordovani – mette in campo azioni volte alla prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico grazie al finanziamento regionale del piano di contrasto alla ludopatia attraverso il quale sono previste azioni afferenti l’area della promozione e della prevenzione”.

“È attivo nel territorio della Asl Umbria 2 – ha ricordato Elena Borsetti della Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio – il Servizio Giovani 2.0. Si tratta di un servizio gratuito della Asl Umbria 2, ad accesso diretto, che si rivolge ad adolescenti e giovani adulti nella fascia 14-24 anni a alle loro famiglie.  Gli interventi proposti sono individualizzati in base ai bisogni emersi durante il colloquio di accoglienza e possono quindi offrire percorsi psicologici strutturati e articolati nel tempo oppure uno spazio informativo, di ascolto e confronto, che in molti casi può essere una risposta esauriente.

Inoltre, a partire dal Ciconia Summer Festival, è di nuovo attiva l’Unità di Strada. Questo presidio fa parte della rete regionale per la riduzione del danno e dei rischi, opera in stretta collaborazione con il Serd e ha come obiettivo principale la prevenzione di situazioni di marginalizzazione ed esclusione attraverso interventi di sensibilizzazione e azioni mirate, in particolare durante eventi dedicati ai giovani con un alto numero di partecipanti”.

Da parte dei rappresentanti della scuola è stata sottolineata l’importanza della Peer Education e la volontà e la disponibilità al rafforzamento di questa pratica con il coinvolgimento dei ragazzi di tutte le scuole superiori. Dalla Caritas Diocesana è arrivata la proposta di invitare al tavolo proprio i ragazzi, i rappresentanti di istituto delle scuole superiori, i Peer e anche alcuni rappresentanti delle associazioni sportive in quanto molto sensibili e propositivi sui temi affrontati dall’Osservatorio.

“A tale proposito – è intervenuto il consigliere comunale Stefano Biagioli – va sottolineata l’importanza di fare parte di un gruppo sportivo. Il senso di fare squadra significa costruire un lavoro di rete, collaborazione e corresponsabilità. Significa riconoscere che solo unendo forze, competenze e risorse si può costruire un contesto favorevole al benessere individuale e collettivo. I gruppi sportivi, come anche altri gruppi informali, danno la possibilità di creare spazi di confronto tra adulti e giovani ma anche tra istituzioni“.

La proposta è stata accolta favorevolmente da tutti i partecipanti in quanto è proprio partendo dall’ascolto delle esigenze dei ragazzi che possono nascere gli interventi più adeguati e sul territorio, inoltre gli stessi ragazzi con le loro testimonianze permetteranno di analizzare comportamenti, percezione del rischio e nuovi trend. Anche i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno evidenziato l’importanza di coinvolgere i ragazzi più giovani soprattutto in un ottica di conoscenza approfondita del fenomeno delle dipendenze. Soltanto sviluppando reti di conoscenza e supporto, è stato sottolineato, è infatti possibile dare risposte adeguate che vanno nella direzione della prevenzione del benessere di tutta la comunità.

“Le dipendenze giovanili, ma non solo – ha concluso l’assessore alle Politiche sociali, Alda Coppola – si manifestano sempre più in forme complesse: uso di psicofarmaci, iperconnessione, ritiro sociale. Intercettare i segnali precoci è quindi essenziale per promuovere un percorso di prevenzione, inclusione e resilienza”.

L’Osservatorio tornerà a riunirsi nuovamente a ottobre per la discussione sui dati raccolti dal Servizio di Promozione e Prevenzione della Salute della Asl Umbria 2 e dei Comuni della Zona Sociale al fine della programmazione degli interventi per l’annualità 2026.

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