politica

Comune e Confcommercio a confronto sui dati resi disponibili dalla piattaforma "Cities"

giovedì 26 giugno 2025

"Uno strumento, quello messo a disposizione da Confcommercio, di reale utilità a livello di analisi e di grande valenza strategica per tutti gli operatori del settore ed anche per le Amministrazioni Comunali che sono chiamate ad indirizzare e sostenere le politiche commerciali a livello locale". E' il commento con il quale il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, ha aperto l'incontro di aggiornamento sul progetto "Cities", la piattaforma che ormai da un anno permette di monitorare il numero degli accessi, la provenienza e i tempi di permanenza al centro storico di Todi, dati anonimi basati sulle SIM e sul loro aggancio alle celle telefoniche interne alle mura urbiche della città.

Il sindaco, il vicesindaco Claudio Ranchicchio, la presidente e la segretaria di Confcommercio Todi, Nunzia Frustagatti e Barbara Mannaioli, oltre al responsabile del progetto Francesco Poeta, hanno preso in esame le statistiche riferite ai primi cinque mesi del 2025, sia a livello macro che filtrando determinati periodi ed orari, escludendo o meno i pendolari, sovrapponendo i flussi in relazione alla presenza nel centro storico di iniziative, eventi culturali e manifestazioni in genere.

"Una fotografia puntuale che sgombra il campo dalle impressioni e sensazioni legate solo all'andamento della propria attività o dall'osservazione unicamente della via davanti alla propria vetrina - tiene a sottolineare l'Amministrazione Comunale - ma che fa fare un salto di qualità ad un dibattito che coinvolge tutte le città, tutti i centri storici, tutte o quasi le attività commerciali locali, chiamate a confrontarsi con un mercato diverso da quello ereditato dai genitori o dai nonni e quindi ad essere guidate da imprenditori veri".

Le funzionalità della piattaforma consentono di filtrare informazioni preziose sia per l'ambito turistico che, appunto, più strettamente commerciale, settore dove l'interesse è rivolto pure alle provenienze dei comuni limitrofi, verso i quali Todi ha una capacità di penetrazione del 40%, in linea con la maggior parte dei centri più grandi nelle rispettive aree. Importante, ad esempio, anche la possibilità di escludere gli accessi e le uscite in orario scolastico e tutte quelle inferiori al quarto d'ora di permanenza all'interno delle mura urbiche.

A gennaio i visitatori singoli del centro cittadino sono stati 71.000, con la maggior parte di permanenza breve entro le due ore; sui 3.000 gli accessi da parte di stranieri (900 solo dagli Stati Uniti), con la maggior parte delle provenienze dal territorio regionale; a seguire Lazio, Napoli, Ancona, Milano.
Appena più bassi, 69.000 durante il mese, gli ingressi singoli a febbraio, anche in questo caso, con una presenza di stranieri sulle 2.000 unità. I picchi coincidono con le giornate nelle quali si sono svolte delle manifestazioni.

"Un elemento questo - evidenzia il vicesindaco - che ci permette di dare una valutazione puntuale e verificata in modo oggettivo sul ritorno o meno di determinate iniziative, soprattutto quando sostenute dal Comune". Gli accessi singoli salgono fino a superare le 80.000 nel mese di marzo, con 2.300 statunitensi, 600 inglesi, oltre 400 francesi, 370 austriaci e via a scendere. Prevalgono in modo netto, come nei mesi precedenti, gli adulti con oltre 40 anni e in egual misura uomini e donne. Ad aprile si arriva a sfiorare il numero 110.000, con ovviamente picchi nel fine settimana di Pasqua (21.000), del 25 Aprile (25.000) e del 27/28 aprile (25.000). Oltre 14.000 gli stranieri e 39 mila da altre regioni italiane.A maggio i visitatori del centro storico sono balzati a 121.000, con circa 25.000 stranieri, 23.000 da altre regioni, 28.000 dal territorio provinciale e 13.000 dal resto della regione.

"In pratica l'agorà di Todi - evidenzia il sindaco Ruggiano - ogni mese viene vissuta da un'altra città di 120.000 persone, in media quattromila al giorno, con la conseguente richiesta di servizi e di potenzialità dal punto di vista commerciale, numeri destinati a moltiplicarsi nella stagione turistica".
Soddisfazione viene espressa da Confcommercio Todi. "Finalmente abbiamo gli strumenti per confrontarci  in modo valido con l'Amministrazione con analisi in grado di mettere in atto politiche contro la desertificazione commerciale ed elaborare politiche di sviluppo delle economie di prossimità, lavorando insieme per migliorare il centro storico e farne un laboratorio di cultura, economia ed  innovazione sociale".

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