Proposta Civica: "Altro che malamovida, è malagestione: il Comune spegne l'estate dei giovani"

Con la cancellazione dell'Orvieto Sound Festival, l’Amministrazione Comunale ha di fatto rinunciato a qualsiasi proposta culturale e ricreativa rivolta ai giovani orvietani. Nessuna alternativa, nessuna programmazione: l’amministrazione sembra aver gettato la spugna. Ma il problema è ancora più grave: la cancellazione, annunciata tardissimo, dell’Orvieto Sound Festival appare come un atto poco trasparente nei confronti della città. È evidente che l’Amministrazione fosse da tempo a conoscenza dell’impossibilità di sostenere l’evento, ma ha taciuto fino all’ultimo, rendendo difficile anche ai soggetti privati o alle associazioni di pensare e organizzare alternative.
Detto ciò, è evidente che non si può continuare a scaricare ogni responsabilità riguardante i nostri giovani alla buona volontà di associazioni, volontari e privati cittadini, per poi lamentarsi della “movida”. Il Comune ha il dovere di fare la sua parte, che è quella di guidare e organizzare spazi ed eventi di intrattenimento per i giovani, anziché procedere per improvvisazioni, promesse e chiacchiere senza mai venire al dunque. Una città viva, inclusiva e rispettosa dei giovani e di tutta la comunità si costruisce con una programmazione pubblica seria, partecipata e lungimirante. Invece ci troviamo senza nemmeno le briciole degli anni passati.
Il risultato di tale mancanza di attenzione è sotto gli occhi di tutti: finite le scuole, Orvieto è una città che lascia ai bar il compito di colmare il vuoto, cioè la legittima e sana voglia di socialità e aggregazione dei nostri giovani. Le conseguenze sono ormai note, dal consumo di alcol anche tra minorenni, fino ai disagi segnalati da alcuni residenti del centro storico per rumore e sporcizia. Certo che si può fare di più nel controllo dei locali e bar, che hanno tutto il diritto di lavorare, ma devono farlo nel rispetto delle regole: rispetto degli orari previsti, rispetto del divieto di somministrazione di alcolici ai minorenni e cura dello spazio pubblico circostante, che dovrebbe essere ripulito alla chiusura serale.
Certo che si può fare di più nel controllo del territorio. La Polizia Municipale non dà nessuna copertura nelle ore serali: dopo le 20:00 non è previsto alcun presidio. Per questo motivo, riteniamo indispensabile che le altre forze dell’ordine presenti sul territorio – Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato – pattuglino il centro a piedi durante le ore centrali della movida, e non solo con passaggi in auto. Una presenza visibile e costante è fondamentale per prevenire disagi e garantire serenità a tutti.
Certo che un’azione condivisa tra istituzioni, forze dell’ordine, esercenti, residenti e giovani può costruire un ambiente sano e accogliente per tutti. Non si tratta di reprimere, ma di gestire con intelligenza e senso di comunità una realtà che esiste e che va governata.
Ma è importante chiarire: i giovani e i giovanissimi si ritrovano nei bar perché non esistono altri spazi dove possano incontrarsi e socializzare e la movida diventa l’unica forma di aggregazione possibile.Proposta Civica Orvieto chiede all’Amministrazione Comunale di uscire dall’inerzia e considerare i bisogni dei giovani a 360° una parte fondamentale della comunità. Un'amministrazione comunale che ha appena firmato il patto per la Comunità Educante “EduCor” non dovrebbe fare diversamente. Serviva una vera programmazione estiva serale pensata per i nostri giovani, che offrisse alternative culturali, musicali e aggregative. Invece si devono accontentarsi del semplice ritrovo nei bar.
Proposta Civica

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.