politica

"Tari 2025 di fatto invariata, allargata la base dei contribuenti"

lunedì 16 giugno 2025

Il Consiglio Comunale di Acquapendente ha approvato, come di sua competenza, le tariffe 2025 della TARI, il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti istituito per legge oltre dieci anni fa. L'Amministrazione Comunale, fin dal suo insediamento, ha messo in campo politiche virtuose nell’ambito della gestione dei rifiuti, che hanno determinato un costante aumento delle percentuali della raccolta differenziata ottenendo un incremento delle risorse derivanti dalla vendita dei materiali recuperati.

Parallelamente sono state poste in essere misure di contrasto all'evasione tributaria effettuate attraverso l’emissione di atti di accertamenti per omessa o infedele denuncia, che hanno determinato un ingente gettito di risorse. Le somme recuperate hanno permesso di poter intervenire sui Piani Economici Finanziari (PEF) rispettivamente degli anni 2024 e 2025: nel 2024 sono stati inseriti 90.000 euro con l'effetto di azzerare di fatto gli aumenti tariffari, mentre nel 2025 l'allargamento degli immobili assoggettati ha permesso di ridurre gli aumenti a circa il 2,5% invece che dell'11% previsto dal PEF. Durante questa consiliatura si è riusciti a mantenere stabili le tariffe TARI nonostante la forte inflazione e l’aumento costante dei prezzi di altri servizi (energia elettrica, gas).

Come noto, dal 1° gennaio 2024, i Comuni - in qualità di gestori delle tariffe e rapporti con gli utenti - dovranno aggiungere nelle richieste di pagamento della TARI ai cittadini-utenti due componenti perequative applicabili a ciascuna utenza del servizio di gestione dei rifiuti urbani, come maggiorazione al corrispettivo dovuto per la copertura dei costi derivanti sia dalle attività di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati (cosiddetto UR1, a, pari a 0,50 euro/utenza) sia per la copertura dei costi emersi a seguito di eventi calamitosi (cosiddetto UR2, a, pari a 1,10 euro/utenza) introdotti dalla delibera n.386/2023 dell’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Non si tratta di una maggiorazione TARI, ma di contributi che vengono riscossi con l’avviso di pagamento e riversati allo Stato per la copertura dei costi.

Con l’anno 2025 è stata introdotta una componente perequativa aggiuntiva istituita con delibera ARERA n. 133/2025 per la copertura delle agevolazioni riconosciute ai beneficiari di bonus sociale per i rifiuti (cosiddetto UR3, a, pari a 6,00 euro/utenza). Il bonus sociale è stato inserito dal Governo nella Legge di Bilancio ed è entrato in vigore dal 1° gennaio 2025: si sottolinea che il contributo non è carico dello Stato, ma degli utenti. I Comuni cioè sono chiamati a riscuotere, per conto dello Stato, 6 euro dai contribuenti con ISEE superiore a 9.530 euro per finanziare un contributo del 25% della bolletta a beneficio dei contribuenti con ISEE inferiore a 9.530 euro, che quindi potranno non pagare l'ultima rata di novembre. Le modalità operative non sono ancora state definite: i beneficiari non devono comunque fare alcuna richiesta, ma l'agevolazione sarà riconosciuta automaticamente.

"Le tariffe TARI del Comune di Acquapendente per il 2025 di fatto non cambiano per il quarto anno consecutivo - commenta l'assessore all'Ambiente, Glauco Clementucci - e le componenti perequative previste non dipendono in alcun modo da noi, ma da ARERA. Nelle nostre competenze continueremo a operare all'insegna dell'equità e dell'efficienza nella gestione del ciclo dei rifiuti. Ricordiamo che recuperare le somme non versate per gli immobili non dichiarati, i quali producendo rifiuti generano un costo per la collettività, significa contenere i rialzi delle tariffe che gravano sulle spalle dei cittadini".

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