"Pendolari penalizzati, il Governo dimentica l'Umbria". Pavanelli (M5S) interroga Salvini

“La situazione del trasporto ferroviario in Umbria è ormai diventata insostenibile. I pendolari umbri, così come quelli del reatino, sono trattati come cittadini di Serie B da un Governo che continua a promettere infrastrutture e modernizzazione, ma nei fatti abbandona intere comunità alla marginalizzazione e al disagio quotidiano. È inaccettabile che i treni regionali e intercity, soggetti a obbligo di servizio pubblico, vengano esclusi dalla Direttissima Roma–Firenze, aumentando i tempi di percorrenza verso la Capitale anche di 40 minuti. Un vero schiaffo al diritto alla mobilità.

La decisione comunicata da RFI alla Regione Umbria di rendere strutturale l’esclusione dei treni OSP dalla Direttissima a partire da dicembre 2025, è gravissima. La Direttissima, fino a pochi mesi fa, era utilizzata regolarmente dai convogli regionali e intercity per garantire collegamenti efficienti con Roma. Adesso, con la scusa di un’applicazione rigida e miope di una delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, si vorrebbero cancellare anni di progressi nella mobilità umbra, ignorando l’accordo quadro ancora in vigore e gli investimenti già effettuati per acquistare nuovi treni da 200 km/h.

Uno scandalo. Il Governo Meloni si dimostra del tutto assente e preferisce dedicare tempo e risorse alla propaganda elettorale o all’inaugurazione di cantieri mai conclusi, piuttosto che ascoltare le richieste di chi ogni giorno prende il treno per andare a lavorare, studiare o curarsi. Per questo ho chiesto formalmente al Ministro Salvini di chiarire se il Governo sia a conoscenza di questa decisione che penalizza pesantemente l’Umbria e se intenda finalmente intervenire per garantire il rispetto degli impegni assunti.

Non possiamo accettare che la nostra regione venga ancora una volta sacrificata sull’altare degli interessi delle imprese ferroviarie private o delle aree metropolitane già abbondantemente servite. È tempo che l’Umbria alzi la voce".

Emma Pavanelli,
deputata del Movimento 5 Stelle